Bolivia, stampa: due ex ministri fuggiti all’estero

El presidente de Bolivia Luis Arce. Archivo. EPA/Stringer

LA PAZ. – Due ex ministri chiave del governo della presidente ad interim boliviana Jeanine Añez, Arturo Murillo (Interni) e Luis Fernando López (Difesa) avrebbero abbandonato la Bolivia e si troverebbero in Brasile o in Paraguay. Lo scrive oggi il quotidiano El Deber, rafforzando una ipotesi che da alcuni giorni circola nelle reti sociali.

La notizia è rilevante perché la Procura della Repubblica ha  disposto che tutti i ministri del governo uscente restassero nel Paese per rendere conto del loro operato al nuovo governo.

Il giornale segnala di non aver potuto contattare López ma di averlo fatto per telefono con Murillo, il quale si è limitato a rispondere al giornalista che “è stato informato male”, senza confermare però se si trovasse dentro o fuori della Bolivia.

Giorni fa Murillo ha pubblicato un tweet in cui sosteneva che “la giustizia del Mas libera pedofili e narcotrafficanti e perseguita i ministri che hanno salvato vite”. Circa l’ex ministro della Difesa, l’unico elemento conosciuto è che il 31 ottobre ha abbandonato l’appartamento che utilizzava a La Paz.

Il 6 novembre il comandante generale della polizia boliviana, Rodolfo Antonio Montero, ha inviato una circolare a tutti i commissariati del Paese e all’Interpol segnalando un allarme migratorio riguardante Murillo e López, implicati in una causa per irregolarità nell’acquisto di armamenti non letali.

Due le ipotesi sulla fuga all’estero. La prima riguarderebbe un loro transito attraverso la frontiera di Puerto Suárez con il Brasile ed una partenza in aereo verso Panama. L’altra ipotizza un passaggio in Paraguay dove, dopo una quarantena di sette giorni, partirebbero verso gli Stati Uniti.