La penna di un Pulitzer dietro l’eloquenza di Biden

Lo storico e Premio Pulitzer Jon Meachman.
Lo storico e Premio Pulitzer Jon Meachman. (Ansalatina)

NEW YORK. – Dietro l’eloquenza di alcuni importanti discorsi di Joe Biden, tra cui quello della vittoria sabato sera a Wilmington, c’è la penna di Jon Meacham, storico dei presidenti e premio Pulitzer che potrebbe rivestire nella Casa Bianca del presidente eletto democratico un ruolo simile a quello di Arthur Schlesinger ai tempi di John Kennedy.

Secondo fonti citate dal New York Times, Meacham ha aiutato Biden in molti discorsi pur non essendo il suo speechwriter ufficiale. Passi come quelli sulla missione “di ricostruire l’anima dell’America, ricostruire la spina dorsale di questa nazione, la middle class, e fare sì che l’America sia di nuovo rispettata nel mondo” portano tracce del libro del 2018 dello storico, “The Soul of America: The Battle for Our Better Angels”, citazione quest’ultima da Abraham Lincoln recepita nel discorso di Wilmington.

Lo speechwriter ufficiale di Biden è Mike Donilon, fratello sia di Tom Donilon che fu consigliere per la sicurezza nazionale di Barack Obama che di Terry Donilon, portavoce dell’arcivescovo di Boston Sean O’Malley.

Ancora secondo il New York Times, il ruolo di Meacham sarebbe stato dietro le quinte, mandando bozze e offrendo input e varianti: ci sarebbe stata la sua penna ad esempio nel discorso di Gettysburg di ottobre e in quello alla Convention democratica di agosto.

Premio Pulitzer per la sua biografia di Andrew Jackson, Meacham ha votato per presidenti di entrambi i partiti, è stato il biografo ufficiale del repubblicano George H. W. Bush e ha parlato ai funerali della First Lady Barbara, ma ha ufficialmente appoggiato Biden in un op-ed sul Washington Post e ha parlato alla Convention.

“Registrare la storia non significa che devi tenertene fuori”, aveva detto l’estate scorsa facendo sapere di essere amico di Biden da tempo.

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