Europa epicentro della pandemia, lockdown a raffica

Una strada di Londra con la scritta "Covid 19. Mantieni la distanza"
Una strada di Londra con la scritta "Covid 19. Mantieni la distanza". (ANSA)

ROMA. – Con oltre 3,3 milioni di nuovi casi in una settimana nel mondo, la metà dei quali in Europa, il Vecchio Continente si conferma come l’epicentro della seconda ondata della pandemia da Covid- 19.

E nonostante i nuovi lockdown che si moltiplicano in tutti i Paesi – certifica l’Oms nel suo rapporto settimanale – c’è stato un aumento dei contagi del 22 per cento rispetto ai sette giorni precedenti.

Schizza in alto anche la curva dei decessi che crescono del 46 per cento rispetto a una settimana fa, trainati dalla Gran Bretagna dove i tentativi di arginare la diffusione dei contagio non hanno dato per ora grandi risultati.

É record di morti giornalieri nel Regno Unito da maggio, con 492 decessi e 25 mila casi censiti alla vigilia del secondo lockdown nazionale in Inghilterra, per quattro settimane, approvato dalla Camera dei Comuni con 516 sì contro 38 no. A fare paura  è il sovraffollamento degli ospedali che rischia di mettere in ginocchio il servizio sanitario: una prospettiva che la mozione presentata dal governo conservatore di Boris Johnson cerca di allontanare.

Contro la chiusura dei negozi “non essenziali” sono scesi in piazza centinaia di commercianti nel sud-ovest della Francia ma gli attentati terroristici che hanno colpito il Paese assieme alla recrudescenza del coronavirus hanno comunque fatto crescere la popolarità di Emmanuel Macron che ha ora un indice di fiducia del 40 percento.  É come, nota Le Figaro, se “una parte dei francesi avesse deciso di fare quadrato intorno al presidente”.

Lockdown parziale anche in Portogallo: al 70 per cento della popolazione si chiede di rimanere in casa per “dovere civico” e senza sanzioni. Ma, ha avvertito il premier Antonio Costa, “se necessario saranno prese misure più dure”, se cioè saliranno ancora le nuove infezioni arrivate a 7.497 anche se con 3.570 casi del fine settimana.

Con 6.211 nuovi casi è record anche in Austria dove da ieri sono chiusi caffè, bar, ristoranti, musei cinema e teatri ed è in vigore un coprifuoco dalle 20 alle 6.

Allarme in Danimarca per una mutazione del Covid-19 trasmessa a 12 persone da un allevamento di visoni che potrebbe minacciare l’efficacia di un futuro vaccino per l’uomo. Per disinnescare il rischio la premier Matte Frederiksen ha annunciato l’abbattimento di tutti i 15 milioni di capi allevati nel Paese.

Il Covid continua a galoppare anche in centro Europa e nei Balcani. Nuovo record giornaliero in Romania, con  8.651 e  146 decessi.

Annunciate nuove restrizioni dal premier Mateusz Morawiecki in Polonia – oggi 24.692 nuovi contagi e 373 vittime – dove si stima che il servizio sanitario sia al limite delle sue possibilità.

Controcorrente l’Ungheria dove il Covid continua a diffondersi e il premier Viktor Orban ha annunciato, come nella scorsa primavera, il ricorso ai pieni poteri per 90 giorni ma senza chiudere nulla, a parte un coprifuoco notturno.

(di Eloisa Gallinaro/ANSA)

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