Champions: il Real gela la rimonta dell’Inter, Conte è ultimo

Karim Benzema festeggia il suo gol all'Inter nella partita di Champions Real Madrid-Inter
Karim Benzema festeggia il suo gol all'Inter nella partita di Champions Real Madrid-Inter.. (Photo by PIERRE-PHILIPPE MARCOU / AFP)

MILANO. – La Champions si fa dura per l’Inter. Dopo aver riacciuffato il Real Madrid e aver sfiorato il colpo della vittoria, si è fatta infilare in contropiede a 10′ dalla fine da Rodrygo: si è materializzata così la sconfitta (3-2) che lascia la squadra di Conte all’ultimo posto del Gruppo B, costretta a vincere le tre partite di ritorno per evitare una prematura eliminazione.

Difficile ma non impossibile per un’Inter che per lunghi tratti ha giocato alla pari con la squadra di Zidane, pagando molto cari i troppi errori tecnici, e scomponendosi nel momento chiave dopo le prime sostituzioni, quando sono usciti Barella e un Perisic stremato, autore con Lautaro Martinez dei due gol con cui i nerazzurri avevano risposto alle reti di Benzema e Ramos.

In questo girone, “strano” per dirla con Marotta, ora in testa con 5 punti c’è il Borussia Monchengladbach, che ha umiliato lo Shaktar Donetsk, secondo a 4 con il Real, mentre l’Inter è ferma a 2. Atteso domenica da un’altra trasferta dura a Bergamo, Conte poi si giocherà il destino europeo il 25 novembre a San Siro con il Real, nella trasferta in Germania e infine nell’ultima giornata a Milano con gli ucraini.

Intanto questa sconfitta è amara, contro i blancos che sul campo di Valdebebas a tratti hanno giocato a ritmi da allenamento. L’assenza di Lukaku si è sentita, ma tutto sommato al suo posto non ha sfigurato Perisic, anche se ha impiegato quasi un tempo a trovare l’intesa con Lautaro Martinez, che finalmente si è sbloccato dopo cinque gare a secco, ben rifornito da Brozovic e Barella.

E l’ha fronteggiato con lucidità il Real, pericoloso sulla fascia destra con Lucas Vazquez e con il tridente Asensio-Benzema-Hazard, ma non è certo imbattibile. Alla fine risultano ancor più gravi i tanti errori tecnici commessi dai nerazzurri in fase di impostazione. Tanti tocchi semplici sbagliati, da Vidal e Brozovic.

Il più grave è quello di Hakimi, uno scellerato retropassaggio di cui al 25′ approfitta Benzema, anticipando Handanovic e infilando a porta vuota. Otto minuti più tardi de Vrij cade nella trappola dei blocchi in area e Ramos di testa trasforma nel raddoppio un corner perfetto di Kroos.

Nella reazione interista, come spesso accade, è decisivo Barella, con un geniale assist di tacco al volo per Martinez, che riapre la partita al 35′. Al 23′ della ripresa l’argentino di testa serve invece Perisic, che conclude il contropiede eludendo l’intervento di Lucas Vazquez e con un colpo mancino trova il pareggio.

I due attaccanti interisti hanno un’occasione a testa per il colpaccio, ma subito dopo le prime sostituzioni decise da Conte la squadra non fa in tempo ad assestarsi che subisce il 3-2 in contropiede, firmato dal neo entrato Rodrygo, complice una distrazione di de Vrij.

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