Migranti: sbarchi in serie a Lampedusa, hotspot pieno

In una foto d'archivio 50 tunisini a bordo di un barcone entrano nel porto di Lampedusa.
In una foto d'archivio 50 tunisini a bordo di un barcone entrano nel porto di Lampedusa. ANSA/DESIDERIO

AGRIGENTO. – La situazione ricorda per certi versi quella dell’estate scorsa, quando il ritmo dei soccorsi e degli approdi di migranti a Lampedusa sembrava inarrestabile. Nelle ultime ore si registrano infatti ben 16 sbarchi – uno dei quali, con 86 persone a Linosa -, anche se il “bollettino” degli arrivi si aggiorna in continuazione. Non è andata meglio nella giornata di lunedì quando di “carrette del mare” ne sono arrivate undici.

L’hotspot di contrada Imbriacola ormai è al collasso: nel tardo pomeriggio di oggi ospitava oltre 1.350 persone, dieci volte la capienza massima della struttura. A favorire questo ‘esodo fuori stagione’, un dettaglio non di poco conto: le condizioni del mare sono molto buone, quasi come se fosse estate. E così sarà per i prossimi due o tre giorni. Il che, naturalmente, rischia di tradursi in nuovi sbarchi.

La “macchina” dei trasferimenti ha lavorato per l’intera giornata senza sosta per riuscire ad imbarcare sulla nave quarantena “Allegra” 500 persone, tanti quanti sono i posti disponibili sulla nave che è giunta vuota a Lampedusa.

Appena lunedì sera aveva sbarcato, infatti, a Porto Empedocle gli ultimi 76 tunisini che avevano ultimato la sorveglianza sanitaria anti-Covid. Per procedere agli imbarchi sulla nave quarantena – che sono iniziati in serata – serve però del tempo perché occorre pre-identificare, fotosegnalare e sottoporre a tampone rapido tutti i migranti che dovranno salire. Solo con l’esito del test in mano si può procedere del resto alla pianificazione degli imbarchi o comunque degli spostamenti.

L’altra “novità” degli ultimi due giorni è rappresentata dal fatto non sono stati soccorsi piccoli barchini, così come è accaduto per tutta l’estate, ma delle vere e proprie “carrette” di 10 metri con un numero consistente di persone a bordo. Un paio di imbarcazioni sono riuscite ad arrivare direttamente sulla terraferma: a Cala Pisana, nei pressi dell’isola dei Conigli, direttamente a molo Madonnina e a Linosa. Per l’intera giornata, inoltre, è stato un susseguirsi di allarmi per avvistamenti in mare aperto o segnalazioni fatte anche da Alarm Phone.

La nuova ondata di sbarchi finisce inevitabilmente con il rinfocolare le polemiche politiche. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha convocato il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per esaminare un piano operativo, da condividere con la Tunisia, per un contrasto più efficace alle organizzazioni che gestiscono il traffico di esseri umani.

Immediata la replica del leader della Lega Mateo Salvini: “Gli italiani non vogliono parole ma fatti. Da sabato a oggi, sono sbarcati in Italia più di 1.550 immigrati. Di che controlli parla il Viminale? Scriveremo a “Chi l’ha Visto?”.

(di Concetta Rizzo/ANSA)