Rider in piazza, attaccano contratto “capestro”

Zaini e bandiere dei sindacati a piazza Castello di Torino.
Zaini e bandiere dell

ROMA. – Rider in piazza in tutta Italia per rivendicare i propri diritti e respingere quello che viene definito “un accordo capestro”, siglato da Assodelivery e Ugl e in vigore dal 3 novembre.

“Si profila un nuovo lockdown e noi rider torneremo a essere essenziali, non vogliamo però essere chiamati eroi ma solo avere i diritti che ci spettano”, affermano i fattorini a due ruote, lanciando il loro messaggio: “Da oggi dichiariamo guerra alle piattaforme, la prossima volta, oltre a impugnare i contratti organizzeremo dei picchetti davanti ai ristoranti. Siamo stufi, non siamo schiavi ma lavoratori. Da oggi con noi non si scherza”.

E a fianco dei rider su e giù per la Penisola si sono schierate le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, attaccando il contratto collettivo siglato tra Ugl  e Assodelivery , l’associazione che rappresenta l’industria italiana del food delivery a cui aderiscono Deliveroo, Glovo,  Just Eat, Social Food e Uber Eats.

L’intesa riguarda un compenso minimo e l’introduzione di una copertura assicurativa per il rider, ma i sindacati confederali denunciano l’assenza di ferie, malattia, maternità e tredicesima retribuita. Oltre all’assenza di garanzia sul licenziamento e sulle collaborazioni occasionali.

“In tutte le maggiori città del Paese, le nostre categorie e le nostre Camere del lavoro sono oggi al fianco dei rider che protestano contro il contratto sottoscritto da Assodelivery e dalla sola Ugl, e chiedono maggiori tutele e diritti”, afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sottolineando che “meritano un contratto di lavoro vero, garanzie normative e salariali e il riconoscimento del loro lavoro”.

Per i rider “servono tutele reali e diritti contrattati”, aggiunge il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, spiegando di aver “chiesto e sollecitato in questi giorni al ministero del Lavoro di riaprire il tavolo di confronto già avviato il 3 agosto scorso e successivamente interrotto dalla sottoscrizione dell’accordo” Ugl ed Assodelivery.

“Oggi nelle maggiori piazze del Paese la Uil è insieme ai rider per manifestare contro un accordo fasullo che prevede condizioni di lavoro al ribasso, peggiorando di fatto la già precaria situazione di questo settore”, tuona la segretaria confederale della Uil , Tiziana Bocchi, ribadendo “il nostro secco no al cottimo”.

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