Formula 1: dopo 14 anni riecco Imola, Gp senza il pubblico

Una foto d'archivio del circuito di Imola.
Una foto d'archivio del circuito di Imola. ANSA

ROMA. – Un Gran premio a porte chiuse e senza prove libere del venerdì, per tacer del momento no della Ferrari e del dominio delle Frecce nere. Pur con queste premesse, il ritorno della Formula 1 a Imola dopo 16 anni è comunque una festa per il circuito del Santerno, che spera di rientrare stabilmente nel calendario del mondiale.

Gli organizzatori hanno sperato fino a questa mattina di ottenere una deroga alle disposizioni dell’ultimo dpcm, ma è fallita la mediazione tentata dal Comune e dalla Regione, con la proposta di tagliare il numero dei 13mila spettatori previsti, e pertanto sono già partite le operazioni per i rimborsi dei biglietti.

Per motivi logistici e di opportunità Liberty Media aveva deciso da subito di  concentrare il weekend in due giorni con una sola sessione di prove libere (di 90 minuti) al sabato mattina. Un format che potrà essere riproposto per assecondare il progetto di aumentare il numero di gare in calendario e che pone una nuova sfida per i team e i piloti. In pochissimo tempo su una pista “sconosciuta” dovranno incamerare più dati possibile in vista delle qualifiche.

Una nuova sfida per Lewis Hamilton, che pur non ha bisogno di stimoli per battere ormai solo se stesso ed è ormai ad un passo dal settimo titolo Mondiale, traguardo possibile già nella successiva gara, in Turchia.

“Il format più breve vivacizzerà le cose”, ha commentato il team principal della Mercedes, Toto Wolff, che a Imola potrebbe festeggiare, e con tutta probabilità lo farà, il settimo titolo costruttori di fila, migliorando il record che finora condivide con la Ferrari.

É un altro piccolo dispiacere per Maranello che questo avvenga nell’autodromo intitolato a Enzo e Dino, ma in un’annata così bisogna guardare al futuro, e magari sperare di cogliere il meglio in gara come avvenuto domenica scorsa in Portogallo grazie a Charles Leclerc. Un guizzo di Sebastian Vettel sarebbe però necessario per cercare di sfuggire all’attuale sesto posto tra i costruttori.

Il team principal, Mattia Binotto, guarda già al 2021, sottolineando in un’intervista a Sky Sport che l’obiettivo della Rossa “sarà tornare lottare regolarmente per il podio, per il Mondiale penso onestamente di no. La squadra è viva, sono certo che faremo un passo avanti”.

Il 2022 con il nuovo regolamento metterà tutti sullo stesso piano: “Si tratta di una bella sfida, è una forte discontinuità, rimescolerà le carte – prevede il manager -.  Il regolamento è molto restrittivo ma le premesse sono quelle giuste: cercare di aumentare la spettacolarità, dato che le vetture potranno perdere meno prestazione aerodinámica stando più vicine a quella davanti”.