Ferrovie dello Stato: con Covid semestre in rosso, perde 419 milioni

Cadorna Ferrovie Nord Stazione, primi viaggiatori in occasione della fine del lock-down dovuto al coronavirus
Cadorna Ferrovie Nord Stazione, primi viaggiatori in occasione della fine del lock-down dovuto al coronavirus, Milano, 04 maggio 2020. ANSA/ PAOLO SALMORAGO

ROMA. – Semestre in rosso per le Fs italiane  che “subiscono pesantemente gli effetti negativi” della pandemia  e archiviano i conti del periodo con 419 milioni di perdite.

Ne i primi sei mesi dell’anno i  ricavi operativi  sono scesi a  4,75 miliardi di euro (-20,5% a fronte  del primo semestre 2019), l’ Ebitda a 518 milioni di euro (-60,1%); il risultato netto pari a -419 milioni di euro é  in calo di più del  200% rispetto al primo semestre 2019 con effetti Covid-19 pari a -796 milioni di euro.

I servizi di trasporto, in particolare, mostrano ricavi in calo di 1,26 miliardi di euro rispetto al primo semestre 2019 a 2,5 miliardi ma, sottolineano le Fs, nonostante  i pesanti effetti della pandemia.

il Gruppo mantiene comunque “un elevato livello di solidità finanziaria con mezzi propri che, al 30 giugno 2020, si attestano a 41,9 miliardi di euro e con una posizione finanziaria netta pari a 8,2 miliardi di euro” e gli investimenti, che per più del 50%, hanno interessato il mantenimento in efficienza e sicurezza della rete infrastrutturale ferroviaria sono ammontati a circa 2,5 miliardi di euro, In riduzione il numero complessivo del personale  che scende  da 83.217 a 81.532 unità, “principalmente per effetto riduzione media dell’organico”.

A soffrire in questi mesi  tutte le componenti del trasporto, in primis i ricavi relativi ai servizi passeggeri su ferro lungo e corto raggio (-1,12 miliardi di euro), i ricavi connessi al trasporto passeggeri su gomma (-67milioni di euro) e i ricavi del settore merci su ferro (-69milioni di euro). Rimangono invece stabili i ricavi da corrispettivi da Stato e Regioni a valere sui Contratti di Servizio per il trasporto pubblico passeggeri.

I volumi  del trasporto passeggeri sono scesi del  66,4% nella lunga percorrenza a mercato e una riduzione dei posti/km vendibili pari al 56,3%; in ámbito Regionale la riduzione della circolazione si è tradotta in una forte riduzione dei viaggiatori-km (-57,5%) con una contrazione sulla produzione in termini di Treni-km pari a -26,0% rispetto al corrispondente semestre 2019.

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