Champions: Ajax spaventa l’Atalanta, Zapata la salva

Il colombiano Duvan Zapata segna uno dei due gol dell'Atalanta contro l'Ajax. Archivio.
Il colombiano Duvan Zapata segna uno dei due gol dell'Atalanta contro l'Ajax. Archivio. (Ansalatina)

ROMA.  – L’uno-due in otto minuti Tadic-Traoré, su rigore e papera di Sportiello, per l’Atalanta contro l’Ajax ha significato rincorrere. E per Duvan Zapata, la sua bocca da fuoco, imbracciare la doppietta per raddrizzare la baracca nella seconda partita del girone D di Champions League.

Un combattuto 2-2 che bagna esordio ufficiale per Bergamo e il suo stadio nella regine delle coppe, a una settimana dall’altra supersfida col Liverpool per il sogno del sorpasso in vetta.

La svolta del primo tempo è piovuta su un episodio in área soggetto a check: Gosens a piede alto colpisce palla e petto di Traoré sullo spiovente di Tagliafico, il capitano dei Lancieri alla mezzora infila il vantaggio. Lo scivolone di casa a 8′ dall’intervallo, invece, avviene a difesa schierata, con David Neres a sovrapporsi a Tagliafico per un pallone basso che il portiere bergamasco respinge goffamente a favore Traoré, inutile il tentativo disperato di recupero di Freuler.

La cronaca, comunque, già dallo start lasciava presagire una gara in salita per la squadra di Gasperini: tra 3′ e 4′, Antony s’accentra tirando debolmente e Tadic cicca sul fondo un mancino dal limite. In mezzo, episodio da Var con Zapata a lamentare un’uscita fallosa di Onana, spinto però prima dal colombiano. Al 10′, sull’angolo causato dalla deviazione di Djimsiti su Traoré, ecco botta sempre da fuori di Mazraoui sulla seconda palla concessa dal centrattacco colombiano.

Al quarto d’ora finalmente Gomez tira nello specchio, ma debolmente e dai venti metri, sull’apertura di Freuler, ma è Ilcic a mangiarsi il vantaggio subito dopo quando chiude la triangolazione con Djimsiti, salito a destra, sparando alto. Un giro di lancetta più tardi Duvan, lanciato da Pasalic da metà campo, allarga il diagonale sinistro.

I Lancieri giocano duro ma sono più fluidi nella manovra, rendendosi pericolosi anche da da situazione inattiva: al 27′ Zapata allunga l’angolo dalla destra di Tadic e Antony da fuori chiama Sportiello alla presa in tuffo. Tra un gol preso e l’altro, al 34′, il contropiede di Hateboer con retropassaggio innescato da Ilicic coglie impreparato l’avanzato Pasalic, che si fa anticipare da Blind.

Se la prima frazione si chiude col colpo di testa a campanile di Djimsiti (39′) su corner dello sloveno, la seconda si apre con due occasioni a una con la riapertura della pratica grazie alla zuccata di Zapata su cross morbido di Gomez dal lato sinistro (9′) al culmine dell’azione di Ilicic dall’altro lato.

Proprio lo sloveno aveva impegnato da punizione bassa (5′) Onana, come di là Schuurs con Sportiello dopo una lunga discesa. Al quarto d’ora la ripartenza è buona per Pasalic e per il doppiettista della serata, che s’invola servito dalle linee e scaglia in porta sul palo lontano a mezz’altezza. In campo ora c’è una sola compagine. Al 23′ Pasalic tira dalla destra dell’area sull’asse Zapata-Gosens, ma Onana chiude da campione.

Nove minuti dopo Traoré smarca di tacco il radente sinistro di Antony, Sportiello salva. Escono Gomez e Ilicic per Muriel e Malinovskyi, al 39′ Antony fugge a destra costringendo l’estremo di casa ad alzare sopra il montante. Emozioni che tardano a spegnersi, vedi a 2′ dal 90′ quando Muriel dalla destra trova Malinovskyi appena dietro il limite, ma il sinistro è centrale e strozzato.