Spente le luci della movida, coprifuoco da Nord a Sud

I tavolini di un ristorante in galleria Vittorio Emanuele a Milano
I tavolini di un ristorante in galleria Vittorio Emanuele a Milano, 19 ottobre 2020. ANSA/MATTEO BAZZI

NAPOLI. – Da Nord a Sud si spengono le luci della movida, e scattano a macchia di leopardo misure di contenimento che vanno dal coprifuoco notturno al divieto di ‘stazionamento’ nelle vie più frequentate. Obiettivo, evitare gli assembramenti visti negli ultimi mesi e considerati tra i vettori più probabili di contagi Covid.

Ieri lo stop forzato ai locali del divertimento – con relativo blocco notturno della mobilità – ha debuttato in Lombardia, stasera parte nel Lazio e in Campania: per quest’ultima sarà probabilmente superato nelle prossime ore da un drastico provvedimento di chiusura generalizzata annunciato oggi dal governatore Vincenzo De Luca.

Oltre al coprifuoco, che per ordinanza regionale scatta alle 24, nella Capitale saranno transennate dalle 21 alcune zone della movida per evitare assembramenti e il Campidoglio lavora a un’ordinanza per lo stop di vendita di alcolici nei minimarket la notte durante i weekend.

In Campania, stop a tutte le attività entro le 23 e coprifuoco fino alle 5 del mattino: mezz’ora di tolleranza per chi esce da bar e ristoranti, autocertificazione in tasca per coloro che dovessero muoversi per esigenze di lavoro, salute o altre urgenze. Misure che nella regione di De Luca sono state accolte con mobilitazioni di protesta degli operatori, ieri sera sul lungomare di Napoli e stamane con un blocco stradale a Salerno. Confapi, dopo l’annuncio del lockdown regionale, annuncia di essere pronta a scendere in piazza.

Dalla mezzanotte di sabato coprifuoco notturno anche in Calabria con il blocco degli spostamenti fino alle 5. Oltre alle regioni, molti Comuni stanno varando in queste ore misure contro gli assembramenti. Non tutti i sindaci scelgono la strada della chiusura, resa possibile dall’ultimo Dpcm.

Il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, ordina il divieto di stazionamento, dalle 21 e fino alle 5 del giorno successivo, venerdì, sabato e domenica in varie zone della città soprattutto al centro, nelle zone della movida e dei locali, e nel centro storico. Non si potrà quindi stare fermi davanti a pub e ristoranti lungo le strade per evitare assembramenti. Per i trasgressori è prevista una multa che va da 400 a mille euro. Misura analoga (dalle 21 alle 2) nell’area del centro storico di Foggia dove abitualmente si concentrano le uscite serali.

A Torino, da stasera, accesso limitato dalle 22.30 alle 5 nell’area intorno a piazza Santa Giulia e in via Matteo Pescatore: potranno entrare i residenti, chi fa loro visita e hi deve raggiungere locali o ristoranti ma solo per il tempo della consumazione al tavolo.

A Firenze confermato l’ingresso contingentato a mille persone in piazza Santo Spirito nelle sere di venerdì e sabato, e l’introduzione di due ‘aree di massimo rispetto’ con il divieto di stazionamento dalle 19 alle 2. Chiusura di alcune strade della movida anche a Castrovillari (Cosenza) mentre il sindaco di Pescara rafforza i controlli nell’area del ‘food and beverage’.

A Prato parte stasera il divieto di stazionamento, il venerdì e il sabato dalle 21 alle 5, in alcune strade tradizionalmente affollate del centro storico. Il tutto aspettando di capire quale efficacia avranno i controlli sull’osservanza delle nuove norme.

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