Ue non decide, resta hamburger pure quello vegano

Un hamburger vegano.
Un hamburger vegano. (ANSA)

BRUXELLES.  – Alla fine tutto è rimasto come prima: le regole dell’Ue non cambiano ed anche quello vegano potrà continuare a essere presentato come un hamburger.

L’Europarlamento ha bocciato le proposte che, nell’ambito della riforma della Politica agricola comune (Pac),  erano state presentate per vietare, seppure con qualche distinguo, l’uso di nomi come salame, prosciutto, hamburger e carpaccio per i prodotti a base vegetale che da qualche anno hanno iniziato ad affollare gli scaffali dei supermercati.

Nessuno degli emendamenti concepiti per riservare l’uso di queste denominazioni è stato approvato. Gli eurodeputati italiani si sono però divisi tra chi era per un divieto generalizzato e chi voleva invece salvare gli  “hamburger” e le “salsicce” vegane.

Sono invece passate le proposte che traducono in norma più restrittiva la sentenza con cui nel 2016 la Corte di Giustizia ha stabilito che nomi come “latte” e “burro” non possono essere usati per commercializzare preparati a base vegetale. E così sarà quindi anche per gli  yogurt e i formaggi

L’esito del voto sui veggie burger “è una grande notizia”, ha sottolineato il Beuc, l’organizzazione delle associazioni dei consumatori europei. I cittadini non sono in alcun modo confusi da una bistecca di soia o da una salsiccia a base di ceci, purché sia chiaramente etichettata come vegetariana o vegana”.

La decisione sui nomi dei prodotti lattiero-caseari, per il Beuc “è invece una nota negativa, speriamo che il Consiglio si opponga” nel proseguimento del negoziato sulla riforma della Pac.

Per L’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, l’esito delle votazioni rappresenta “uno schiaffo al Made in Italy e ai consumatori. Dopo il vino senza uva e il formaggio senza latte, l’Europa, come Ponzio Pilato, ha deciso di non decidere aprendo di fatto le porte all’uso delle denominazioni di carne per prodotti di carne finta”.

Ed anche la delegazione di FdI all’Eurocamera è scesa in campo sottolineando che “Il voto di oggi al Parlamento Europeo sulla “carne vegana” è un grave colpo alle produzioni di qualità e al diritto dei consumatori di avere piena consapevolezza di ciò che mangiano.

Una maggioranza trasversale ha deciso di mantenere lo status quo. Dispiace che a queste lobby e a questa maggioranza – si legge nella nota di FdI – abbia deciso di prestare il proprio aiuto il M5S, che ancora una volta dimostra di non avere a cuore il nostro agroalimentare”.

“La polemica di Fratelli d’Italia è ridicola, che lista di voto hanno visto?”, ha replicato Dino Giarrusso,europarlamentare del Movimento 5 Stelle.  “Volevamo regole precise sul mercato europeo – ha detto il pentastellato – cosìda tutelare sia diritto dei vegetariani a comprare prodotti riconoscibili sia quello dei produttori di carne che vanno difesi da falsi, imitazioni e contraffazioni. Purtroppo sulle denominazioni dei prodotti vegetariani ha vinto il far west”.

Critiche anche le organizzazioni di categoria. Per il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ora “serve una norma nazionale per fare definitivamente chiarezza su veggie burger e altri prodotti che sfruttano impropriamente nomi come mortadella, salsiccia o hamburger.

“La Confagricoltura continuerà la battaglia in tutte le sedi istituzionali per garantire la correttezza delle informazioni, la trasparenza verso il consumatore,”, ha detto dal canto suo il presidente dell’organizzazione Massimiliano Giansanti. E secondo il presidente di Assocarni, Luigi Scordamaglia “la trasparenza è stata sacrificata a beneficio dell’interesse di poche multinazionali.

Se l’argomento è chiuso nell’ambito della riforma della Pac, difficilmente la questione sparirà dall’agenda europea. Il dibattito continuerà nei prossimi mesi anche perché la Francia ha una legge nazionale che fissa già paletti molto più rigorosi dell’Ue. E gruppi vegetariani vogliono denunciarne la non conformità alle regole del mercato interno.

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