Hanno reddito di cittadinanza, giocano d’azzardo migliaia di euro

Persone giocando con le slot machine in un casinò.
Persone giocando con le slot machine in un casinò. EPA/WAEL HAMZEH

IMPERIA. – Poveri per il fisco, tanto da percepire il reddito di cittadinanza, ma nella realtà capaci di movimentare centinaia di migliaia di euro nel gioco d’azzardo online. Si tratta di venti incensurati indagati dalla Procura di Imperia per aver reso false dichiarazioni e aver attestato circostanze non veritiere “al fine di ottenere indebitamente il beneficio del reddito di cittadinanza”.

Tra i casi più eclatanti c’è quello di un uomo di 59 anni di Ventimiglia il quale, pur avendo dichiarato di avere una giacenza media sul proprio conto in banca di appena 242 euro, tra il 2017 e il 2020 ha giocato somme per oltre 1,6 milioni di euro, percependo per tutto il 2019 circa 600 euro mensili come sostegno alla povertà.

Oppure di una donna di 44 anni di Diano Marina che, pur avendo dichiarato 117 euro sul conto corrente, tra 2017 e 2020 ha giocato somme per oltre 960mila di euro, riscuotendo tra maggio 2019 e settembre 2020, 23mila euro grazie al reddito di cittadinanza.

Una sessantunenne di Ventimiglia, assidua giocatrice online con vincite per oltre 170 mila euro tra il 2017 e il 2020, ha simulato una variazione dello stato di famiglia per poter dichiarare di vivere da sola e percepire il reddito di cittadinanza, senza quindi menzionare la pensione del marito, indagato in concorso.

Sulla base delle risultanze investigative della Guardia di Finanza, il gip di Imperia ha emesso un decreto di sequestro preventivo delle somme indebitamente percepite dagli indagati. I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza stanno ora indagando per risalire alla provenienza del denaro investito nell’azzardo.

Trattandosi di persone apparentemente slegate dal contesto criminale, non si esclude che abbiano usato i proventi di lavori in nero in Italia o nella vicina Francia, visto che agli atti risultano anche ‘disoccupati’. Gli investigatori sono giunti a loro tramite una serie di controlli incrociati sulle banche dati nazionali, analizzando la posizione di migliaia di percettori del reddito di cittadinanza in provincia di Imperia.

E’ così emerso che nonostante avessero una giacenza di poche decine o centinaia di euro in banca, erano tutti titolari di conti gioco online, utilizzati per giocare e scommettere. Si parla di poker, giochi da tavolo, scommesse sportive, tombola e bingo. Gli indagati alimentavano i propri “conti gioco” con ricariche di denaro in contanti o bonifici e giroconti, direttamente dai propri conti correnti personali o con carte di credito ricaricabili. Ora rischiano una condanna da due a sei anni.

Tutte le posizioni illecite sono state segnalate all’Inps per la revoca del beneficio economico. Le Fiamme Gialle spiegano che il reddito di cittadinanza rappresenta un sostegno “per quanti hanno concretamente bisogno di assistenza, motivo per il quale il Corpo è impegnato in prima linea a contrastare fenomeni di indebito accesso allo specifico beneficio”.

La vicinanza al confine rappresenta una scappatoia per chi, pur lavorando in nero in Francia, riesce a mantenere lo status di disoccupato in Italia.

(di Fabrizio Tenerelli/ANSA)