Al voto 156 Comuni in Sardegna, pesa crisi Covid

Seggi in 156 Comuni della Sardegna
Seggi in 156 Comuni della Sardegna (di Fabrizio Fois/ANSA)

CAGLIARI. – Se non fosse per le centinaia di post sui social network e alcune comparsate in tv e sui quotidiani la campagna elettorale per le Comunali in Sardegna sarebbe passata inosservata di fronte alla recrudescenza dei contagi per Covid. Ed è proprio la pandemia a incidere pesantemente sul voto nei 156 Comuni dell’Isola fissato per domenica 25 e lunedì 26.

Nel 97% dei casi si tratta di piccole comunità al di sotto dei 5mila abitanti, ma ci sono anche quattro amministrazioni da rinnovare in altrettante città come Quartu Sant’Elena e Sestu, nella Città metropolitana di Cagliari, Porto Torres nel Sassarese, e Nuoro, unico capoluogo di provincia presente in questa tornata elettorale.

Gli ultimi scampoli della chiamata al voto sono stati praticamente azzerati dall’aumento dei casi negli ultimi giorni e anche i big attesi ai pochi comizi organizzati hanno evitato di sbarcare in Sardegna. Diversi candidati, se non intere liste, hanno dovuto osservare periodi più o meno lunghi di isolamento e tuttora è a casa perché risultato positivo uno dei tre candidati in lizza per il posto di sindaco a Sestu.

Il problema, però, lo vivono sulla propria pelle anche circa tremila elettori che si trovano a casa a causa di un contagio o perché entrati in contatto con chi ha preso il virus. Per la maggior parte di loro non sarà facile votare. L’ufficio elettorale della Regione è stato molto chiaro: per queste persone il voto domiciliare è consentito solo se vivono in un Comune dove è presente un Covid Hospital, quindi solo a Nuoro.

Altro problema riguarda i 48 Comuni nei quali è stata presentata un’unica lista: l’avversario da battere è il quorum del 50% più uno degli aventi diritto. E tra il rischio di astensione a causa della paura di contagi e le quarantene c’è l’eventualità che dal risultato degli scrutini venga fuori qualche commissariamento.

Una possibilità che è già una realtà in quattro Comuni, tre del Nuorese – Talana, Belvì e Sorgono – e uno dell’Oristanese – Seneghe, dove un mese fa non è stata presentata nessuna lista.

A parte l’emergenza, però, la sfida elettorale è tutta da giocare visto che su 377 amministrazioni, quelle che vanno al voto sono quasi la metà: oltre il 41%. Per le grandi città si potrebbe ipotizzare anche un test per la maggioranza di centrodestra e sardista alla guida della Regione, ma il momento critico della pandemia sta sfasando tutti i pronostici.

Oltre tutto, a pochi giorni dal voto, c’è da registrare un’intimidazione contro il Municipio di Quartu: come 5 anni fa, sempre poco prima delle elezioni, una bomba è stata piazzata sul retro del Comune danneggiando alcuni infissi e facendo calare un’ombra scura sul voto. Qui gli sfidanti alla carica di primo cittadino sono sei.

Nell’unico capoluogo, a Nuoro, i candidati sono, invece, sette compreso il sindaco uscente Andrea Soddu. In tutti e quattro i Comuni non c’è stato il patto tra Pd e M5s, con i pentastellati che tentano di riconquistare Porto Torres, una delle roccaforti grilline nell’Isola, dovendosela vedere con altre tre coalizioni che sostengono altrettanti aspiranti sindaci.

(di Fabrizio Fois/ANSA)

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