Fico apre su voto online, no da opposizione e Iv

L' Aula della Camera durante l'esame del decreto legge riguardante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid 19,
L' Aula della Camera durante l'esame del decreto legge riguardante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid 19, Roma 29 aprile 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. – Il presidente della Camera Roberto Fico “apre” alla possibilità di valutare modalità di voto a distanza per i deputati a fronte dell’emergenza Covid. Un’apertura “blanda, timida”, la definisce uno dei partecipanti alla riunione informale della Giunta per il Regolamento di Montecitorio, ma che testimonia comunque che alla Camera qualcosa si sta muovendo nella direzione della possibilità di consentire ai deputati in quarantena per il Coronavirus di partecipare alle votazioni d’Aula: particolarmente a quelle per le quali è richiesta dalla Costituzione o dal regolamento una maggioranza qualificata, difficilmente raggiungibile senza il voto in presenza.

Una prospettiva, quella del voto a distanza, rispetto alla quale, però, non si smuovono dal no Fdi, Lega, Fi e Iv. “C’è un problema costituzionale difficilmente superabile”, chiude Simone Baldelli (Fi). L’apertura di Fico piace, invece, al M5S. “E’ una grande opportunità e rafforza il ruolo del Parlamento in questa nuova fase di emergenza. L’opposizione collabori”, sostiene Giuseppe Brescia ricordando che “è della Lega la prima proposta di modifica del regolamento a favore del voto a distanza”.

Ai commissari della Giunta Fico ha sottolineato la necessità di stabilire un “diritto parlamentare dell’emergenza”. Una sorta di normativa speciale basata su un accordo tra i gruppi per articolare meglio i lavori di Aula e Commissioni e ridurre tempi di esame dei provvedimenti.

A tal proposito, tra le diverse soluzioni prospettate dal presidente della Camera ci sarebbe quella di di alternare settimane di aula e commissione, in modo che l’Emiciclo possa essere utilizzato anche dalle commissioni. Fico ha anche proposto fasce orarie distinte per le convocazioni delle commissioni, con votazioni ed orari fissi, in modo da evitare affollamenti e consentire l’uso delle aule più grandi garantendo il distanziamento.

Sono di ipotesi di partenza su cui sviluppare un lavoro di analisi, che saranno sottoposte alla conferenza dei capigruppo visto che richiedono una intesa politica tra maggioranza e opposizione. “Nelle prossime settimane la Camera sarà chiamata ad assolvere fondamentali compiti legislativi, su tutti la legge di bilancio. Abbiamo una grande responsabilità davanti al Paese, ed è dunque necessaria la massima cooperazione e partecipazione”, sostiene Fico.

“E’ necessario, quindi, condividere al più presto una regolamentazione d’emergenza per consentire di poter rispettare la Costituzione”, sostiene il capogruppo di Leu Federico Fornaro, il quale vede come “extrema ratio” la possibilità di voto da remoto per i deputati impossibilitati a raggiungere Montecitorio per effetto di provvedimenti restrittivi delle competenti autorità sanitarie”.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)

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