Show del Napoli, Atalanta in ginocchio

La gioia di Gennaro Gattuso e Victor Osimhen dopo il gol all'Atalanta
La gioia di Gennaro Gattuso e Victor Osimhen dopo il quarto gol all'Atalanta. ANSA / CIRO FUSCO

NAPOLI. – Un Napoli impressionante per organizzazione di gioco e per potenza offensiva ha agevolmente la meglio su un’Atalanta che esce in ginocchio, ridimensionata dalla partita al San Paolo. Tuttavia è difficile dire se la squadra di Gasperini sia incappata in una giornata storta o se invece la differenza tecnico-tattica con il Napoli sia così marcata ed evidente come appare da ciò che si è visto in campo fino al punto da renderla inoffensiva.

La partita dura in pratica 45′, quelli che bastano agli azzurri per mettere a segno quattro gol e sfiorarne almeno altrettanti, concedendo agli avversari soltanto un tiro pericoloso dalla distanza di Gomez. Nella ripresa i partenopei scendono in campo con il chiaro intento di addormentare la gara. Gasperini cambia volto alla sua squadra con una serie di sostituzioni, ma è sempre il Napoli a tenere in pugno il match, salvo in occasione di un contropiede veloce lanciato da Romero che consente a Lammers di accorciare le distanze.

Ma quel che conta, nella valutazione della gara, è il primo tempo. Il Napoli è superiore in tutto agli avversari. Ogni azione offensiva degli attaccanti azzurri procura affanno e sofferenze alla difesa di Gasperini. Lozano, autore di una doppietta al 22′ e al 26′, è una spina nel fianco, così come Politano che imperversa sulla fascia destra del campo e che va a sua volta a segno al 30′.

Il poker è servito al 42′ da Osimhen, alla sua prima marcatura nel campionato italiano. Ma l’attaccante nigeriano non si limita ad andare in gol con un preciso rasoterra da 25 metri, lotta, combatte su ogni pallone e si trascina dietro sempre un paio di avversari, disarticolando gli equilibri difensivi dei nerazzurri.

L’Atalanta è l’ombra di se stessa. Il gioco sulle fasce è inesistente, Ilicic, al suo rientro da titolare dopo tre mesi di assenza, tocca pochissime volte il pallone, lo stesso Gomez, nonostante la volontà di ribellarsi alla superiorità del Napoli, non incide mai in maniera decisiva.

La zona dove i bergamaschi falliscono clamorosamente l’approccio alla partita è sulla trequarti offensiva, zona dove solitamente la squadra di Gasperini riesce a gettare le basi per le sue ficcanti azioni d’attacco. Oggi però è il Napoli a chiudere tutti i varchi, a bloccare le linee di passaggio e a far partire azioni veloci e pericolose.

Nella ripresa anche Gattuso utilizza molto la panchina per far rifiatare i titolari. La partita si fa equilibrata, ma il Napoli con Mertens e con Lozano va ancora molto vicino al gol prima del fischio finale.

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