Italia fanalino di coda del G7, le stime Fmi

Alcune banconote da 10 euro.
Alcune banconote da 10 euro. EPA/BORIS ROESSLER

NEW YORK. – La recessione non è così nera come si prevedeva, ma la crisi da pandemia resta la peggiore dalla Grande Depressione, con il virus che brucia 28.000 miliardi di dollari fra il 2020 e il 2025.

Il Fondo Monetario Internazionale migliora le stime 2020 per il mondo e per l’Italia, che resta comunque fanalino di coda fra le economie del G7 nel 2020: il -10,6% del pil del Belpaese per quest’anno si confronta infatti con il -6% della Germania, il -9,8% di Francia e Gran Bretagna, il -4,3% degli Stati Uniti,  il -7,1% del Canada e il -5,3% del Giappone.

Nonostante l’ottimismo per una recessione meno severa delle attese, il Fondo avverte: la crisi è lungi dall’essere finita ed è essenziale non ritirare prematuramente gli stimoli di bilancio e monetari. La ripresa – osserva il Fmi – sarà lunga e incerta, prona a ricadute e con pesanti conseguenze sul mercato del lavoro.

Le “cicatrici” resteranno nel medio periodo, da qui l’esigenza di portare avanti gli stimoli e di investire, anche nel tentativo di ridurre le disuguaglianze accentuate dalla crisi.

“Quasi 90 milioni di persone scivoleranno sotto la soglia degli 1,90 dollari al giorno di reddito”, che indica l’estrema povertà, mette in evidenza il Fmi che, citando i dati dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro  ricorda come nel secondo trimestre le ore di lavoro perse rispetto agli ultimi tre mesi del 2019 “equivalgono alla perdita di 400 milioni di posti a tempo pieno”.

Ecco di seguito una tabella con le nuove stime del Fmi. Fra parentesi vengono riportate le variazioni in punti percentuali rispetto alle previsioni di giugno.

 

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PAESE           2019          2020           2021

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MONDO          +2,8%      -4,4% (+0,8)   +5,2% (-0,2)

ECONOMIE

AVANZATE       +1,7%       -5,8% (+2,3)  +3,9% (-0,9)

– STATI UNITI  +2,2%       -4,3% (+3,7)  +3,1% (-1,4)

– EUROLANDIA   +1,3%       -8,3% (+1,9)  +5,2% (-0,8)

– GERMANIA     +0,6%       -6,0% (+1,8)  +4,2% (-1,2)

– FRANCIA      +1,5%       -9,8% (+2,7)  +6,0% (-1,3)

– ITALIA       +0,3%      -10,6% (+2,2)  +5,2% (-1,1)

– SPAGNA       +2,0%      -12,8% ( – )   +7,2% (+0,9)

– GIAPPONE     +0,7%       -5,3% (+0,5)  +2,3% (-0,1)

– GB           +1,5%       -9,8% (+0,4)  +5,9% (-0,4)

– CANADA       +1,7%       -7,1% (+1,3)  +5,2% (+0,3)

ECONOMIE

EMERGENTI      +3,7%       -3,3% (-0,2)  +6,0% (+0,2)

– RUSSIA       +1,3%       -4,1% (+2,5)  +2,8% (-1,3)

– CINA         +6,1%       +1,9% (+0,9)  +8,2% ( – )

– INDIA        +4,2%      -10,3% (-5,8)  +8,8% (+2,8)

– BRASILE      +1,1%       -5,8% (+3,3)  +2,8% (-0,8)

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