Marcia PerugiAssisi, Mattarella: “Contrasto virus azione di pace”

Partecipanti alla 'Catena umana per la pace e la fraternità' ad Assisi
Partecipanti alla 'Catena umana per la pace e la fraternità' ad Assisi, 11 ottobre 2020. FACEBOOK PERUGIA ASSISI

ASSISI (PERUGIA). – A causa del Covid e per rispettare le norme per prevenire la diffusione del virus non ha potuto marciare da Perugia ad Assisi ma il popolo arcobaleno non ha rinunciato a questo appuntamento che unisce i valori di Aldo Capitini e San Francesco, formando una Catena umana della pace e della fraternità.

Valori richiamati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per il quale “la stessa azione di contrasto alla pandemia può diventare una modalità di costruzione della pace”. Il capo dello Stato ha infatti inviato un messaggio al coordinatore del Comitato promotore della Catena, Flavio Lotti.

“Il diritto alla cura – ha sottolineato Mattarella – è un caposaldo della piena cittadinanza, ma la cultura della cura va oltre le capacità del sistema di Welfare di rispondere ai bisogni con qualità ed efficienza: la cultura della cura è una dimensione della fraternità tra gli uomini, è un fattore di coesione sociale e può diventare vettore di un’economia orientata a un più equilibrato e duraturo sviluppo”.

Anche il Papa si è rivolto alla Catena tramite un messaggio che il Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin ha fatto avere al vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino: “il Santo Padre auspica che la manifestazione susciti l’impegno nella promozione della autentica pace, che è pace con Dio, nel vivere la Sua volontà e i valori morali; è pace interiore con se stessi; è pace con il prossimo e con il Creato. Egli assicura la Sua preghiera, affinché ciascuno si adoperi per la costruzione di una convivenza fraterna fondata sulla verità, sulla giustizia e sulla carità che rifiuta ogni estremismo”.

La catena è stata composta in maniera “statica, sicura, simbolica e contemporanea”, a Perugia e Assisi-Santa Maria degli Angeli, le storiche città di partenza e arrivo della Marcia. “Attenta agli anelli più deboli della società”, con un’esperienza che quindi “deve continuare ad essere feconda” e con “una Europa sempre più strumento di pace” ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, con un video messaggio.

Il custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti, a nome della comunità francescana che accompagna da sempre gli organizzatori della Marcia, ha quindi sottolineato che “era importante pur in un momento difficile dare un segnale, umile, sicuro, fraterno e resiliente”. “Le parole regalate dal Papa e dal presidente Mattarella sono un programma di lavoro e una proposta di collaborazione che raccogliamo”, ha commentato Lotti. “Noi vogliamo che questa marcia continui in Europa” ha aggiunto.

A conclusione della Catena il presidente della Fnsi e di Articolo 21 Giuseppe Giulietti ha annunciato che la prima ‘Carta europea per la libertà d’informazione e per il diritto ad essere informati’ porterà il nome di Antonio Megalizzi. “Questa carta dice di dare voce ai mondi oscurati, vuol dire difendere ogni opinione critica e dire no alla censura” ha spiegato Giulietti. “Basta parole vuote, abbiamo bisogno di impegno e responsabilità” il commento finale di Flavio Lotti a conclusione della ‘Catena umana’.

Al termine, come azione simbolo di tutta la giornata, sulla piazza di Assisi sono state composte le lettere del titolo dell’enciclica di Papa Francesco ‘Fratelli tutti’, firmata proprio nella città di San Francesco, insieme ad un’altra frase voluta aggiungere dagli organizzatori: ‘Felici tutti’. Due obiettivi su cui la Marcia PerugiAssisi si è data appuntamento il prossimo anno, in occasione del 60/o anniversario.

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