Moto: Miller domina a Le Mans, brutta caduta Marini

Jack Muller in sella alla ducati
Jack Muller nelle prove libere di Le Mans. (Ansalatina)

ROMA. – La pioggia rimescola i valori in pista a Le Mans provocando una serie di cadute tra cui anche quella, davvero impressionante, del fratello di Valentino Rossi, Luca Marini, in Moto 2.

Una giornata a due facce, con gli assi del bagnato in evidenza al mattino, ma con tempi decisamente lenti, e nuovi protagonisti al pomeriggio, con condizioni miste, tempi più veloci ma ancora lontani dai riferimenti passati.

Un bel rebus, da cui è uscito molto bene Jack Miller, il príncipe del “misto” (inteso come condizioni) soprattutto al pomeriggio dove sembrava praticare un altro sport. Vinales col secondo posto ha confermato il buon feeling con la pista francese, ma soprattutto tra la Yamaha e le curve del circuito francese: al quinto posto a fine giornata  Valentino Rossi, al nono Morbidelli, mentre Quartararo nonostante il fattore campo favorevole ha confermato un rapporto difficile col bagnato (tredicesimo nel combinato il francese).

Quanto a Marini, leader della classifica del Mondiale di Moto2, nel corso delle prove libere 2 di Le Mans alla curva 5 è stato disarcionato dalla moto, atterrando sulla schiena e sbattendo la caviglia sinistra. Remy Gardner, che sopraggiungeva, lo ha evitato per un soffio. Marini è stato poi trasportato in ospedale per una Tac, che ha evidenziato una possibile frattura al malleolo, e se così fosse rischia di perdere due o tre gran premi.

Tornando alla MotpGp Danilo Petrucci ha rialzato la testa, memore dei due podi dello scorso anno e di quello precedente. Il sesto tempo è un buon inizio, le Ducati sono partite tutte, o quasi, bene. Oltre a Miller, e al ternano, da sottolineare il quarto tempo di Zarco che porta a tre le rosse nei primi sei posti.

Altra giornata da dimenticare, invece, per Andrea Dovizioso, quinto al mattino, in difficoltà al pomeriggio per problemi ai sensori; la caduta finale mentre gli avversari puntavano a migliorare il tempo, l’ha relegato al diciannovesimo posto.

C’hanno provato Mir e Rins a sfatare la tradizione fino a oggi negativa della Suzuki sul circuito francese. A metà della sessione pomeridiano Rins era tra i più veloci, salvo ritrovarsi a fine turno fuori dai dieci, davanti al compagno di squadra (dodicesimo).

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