Covid: incubo Under 21, salta partita e quarantena

Il ct dell'Under U21 Paolo Nicolato in un allenamento a Catania.
Il ct dell'Under U21 Paolo Nicolato in un allenamento. Immagine di archivio.

ROMA. – Incubo Covid in Islanda. Lo ha vissuto l’Under 21 azzurra, volata a Reykjavík ieri sera dopo i due contagi che l’avevano bloccata a Tirrenia, e costretta al rientro senza giocare dopo altre due positivitá riscontrate dalle autoritá sanitarie islandesi, che hanno messo in quarantena gli azzurri.

I nuovi casi (due calciatori piú un membro dello staff) avranno ripercussioni anche sul campionato, visto che uno è il milanista Gabbia che allunga la lista di milanisti-interisti positivi (oggi sul versante nerazzurro anche il portiere Radu).

E non mancano le nuove polemiche. “Regole diverse, casi non sovrapponibili: ma e’ evidente che se interviene un’autorita’ superiore, non si può giocare”, dice Mattia Grassani, difensore del Napoli nel caso della partita non giocata con la Juve.  Meno diplomatico il governatore della Campania, De Luca: “Il protocollo Figc non conta nulla, a fronte della regole sanitarie”.

Nel caso degli azzurrini di Nicolato, che alle 17.30 avrebbe dovuto giocare una delicata sfida per la qualificazione all’Europeo, ad esser scavalcato é stato in veritá il protocollo Uefa: per la confederazione di Nyon bastano 13 giocatori disponibili e si gioca, gli azzurrini avevano solo 4 indisponibili, ma di fronte al tampone effettuato all’aeroporto di Reykjavík sono intervenute le autorità sanitarie islandesi.

Niente partita, quarantena, e l’Uefa ha disposto il rinvio a data da destinarsi.  Che i protocolli, non solo quelli italiani, scricchiolino di fronte all’avanzare dei contagi d’altra parte lo ha dimostrato il clamoroso caso di Scozia-Inghilterra U.19 ieri: la partita é stata sospesa sul 3-1, quando e’ arrivata la notizia della positivita’ del tecnico scozzese.

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