Argentina e Uruguay ok, Messi-Suarez gol e dediche

Luis Sauarez alza la maglietta per mostrare la dedica a Muslera: "Molta forza Nando e Famiglia"
Luis Suarez dedica il gol alla familia del ex laziale Fernando Muslera. (Ansalatina)

ROMA. – La strada per il Qatar è ancora lunga, ma sia l’Argentina che l’Uruguay hanno cominciato con una vittoria, entrambe senza brillare, il cammino nelle qualificazioni del Sudamerica, che ieri notte ha visto impegnati anche Paraguay e Perù, che hanno pareggiato per 2-2.

L’Argentina, invece, ha battuto per 1-0 l’Ecuador in una “Bombonera” desolatamente vuota per via del Covid. E proprio a questo momento così’ difficile ha voluto fare riferimento Lionel Messi, autore della trasformazione del rigore (molto contestato dagli ecuadoregni) che ha deciso il match: “voglio dedicare questo successo – ha detto la Pulce –  a tutto il popolo argentino che sta vivendo un momento così difficile per tutto ciò che sta accadendo (22.710 morti accertate per Covid). Tutti stiamo soffrendo, molto,  e giocare con la nazionale e regalare un po’ di gioia alla gente è una cosa positiva: mando un abbraccio a tutti gli argentini”.

Polemiche su un rigore, e sull’utilizzo del Var anche a Montevideo per Uruguay-Cile 2-1. La sfida è stata sbloccata da Luis Suarez, che ha trasformato un penalty concesso dopo esame, da parte dell’arbitro, dell’azione “incriminata” (un mani di Vegas) alla moviola in campo. Per il Pistolero è stato il gol n.60 con la maglia della Celeste. L’interista Alexis Sanchez aveva poi pareggiato, ma nei minuti di recupero Maxi Gomez, che era subentrato a Rodriguez, ha segnato la rete del 2-1 e del successo n.99 del Maestro Tabarez sulla panchina uruguayana.

Anche qui, comunque, c’è voluto il Var per un possibile “mani” di Gomez, ma poi il gol è stato convalidato.

Suarez ha dedicato rete e vittoria all’amico Fernando Muslera e alla famiglia dell’ex laziale, “perché stanno vivendo un momento difficile”, poi nel dopopartita ha parlato dai microfoni della tv della federcalcio uruguayana del suo addio al Barcellona e dell’amico Lionel Messi: “sono stato lì sei anni e credevo di aver meritato di essere trattato in maniera diversa – ha detto il “Pistolero” -. Ho perfino pianto per ciò che mi è toccato vivere. Non hanno usato delle buone maniere, e ciò ha dato fastidio anche a Leo. Non mi ha sorpreso che lui mi abbia appoggiato pubblicamente, perché lo conosco troppo bene, so il dolore che ha provato e quello che ho sentito io. I modi usati e il sentire che ti stanno buttando via è la cosa che più duole”.

Questa notte, intanto, sempre per le qualificazioni mondiali del Sudamerica, si affrontano Colombia e Venezuela, mentre domani toccherà a Brasile-Bolivia, al “Neo Quimica” di San Paolo. Per questo march il ct della Selecao Tite ha rinunciato allo juventino Arthur, di solito titolare ma ora neppure convocato, e al suo posto lancerà Douglas Luiz dell’Aston Villa.

Neymar è in dubbio per problemi alla regione lombare e in caso di forfait dell’asso del Psg giocherà Everton Ribeiro. Di contro in Bolivia l’attività calcistica non è ancora ripresa da marzo e i nazionali che giocano in patria (una trentina) sono in ritiro da due mesi in vista proprio di queste qualificazioni. Vedremo se uno “stage” così lungo sarà servito.

Lascia un commento