Argentina Fmi: ”missione non pensa a programmi di austerità”

Sede Fmi a Washington
Facciata del FMI a Washington. (Ansalatina)

BUENOS AIRES. – La missione in visita in Argentina ha l’obiettivo di ascoltare le autorità locali e non di esigere l’attuazione di misure di austerità in una congiuntura mondiale molto difficile. Lo ha assicurato alla tv Cnn in spagnolo la titolare del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva.

“Siamo in Argentina – ha detto – prima di tutto per ascoltare le autorità, per ascoltare il popolo argentino. Abbiamo ben chiaro che nell’attuale crisi è molto importante dare aiuto alle imprese e, quello che è ancora più importante, ai lavoratori”.   Per cui – ha chiarito – la nostra delegazione non si trova a Buenos Aires per comunicare l’idea che ‘va bene, vediamo come possiamo ridurre ancora di più le spese in questa fase'”.

Le considerazioni sono state manifestate mentre la delegazione guidata dalla direttrice aggiunta del Dipartimento dell’Emisfero occidentale, Julie Kozack, svolge il suo programma di incontri.   Sgombrando il terreno da equivoci sugli obiettivi, la titolare del Fmi ha aggiunto: “Auguro agli argentini tutto il meglio in questo momento così difficile.

L’Argentina è stata colpita due volte, la prima da difficoltà economiche, aumento della povertà, inflazione, e misure introdotte per stabilizzare l’economia”.

E la seconda “dalla pandemia che ci colpisce tutti. E il governo si è mosso bene per contenere la diffusione del Covid-19. mTuttavia là, soprattutto nelle zone povere molto affollate, c’è un impatto significativo che colpisce la vita delle persone”.

Riferendosi nuovamente alla missione, Georgieva ha sostenuto che attraverso di essa “speriamo di poter aiutare l’Argentina a definire obiettivi di crescita a medio termine”. Auspichiamo, ha concluso, che il Fmi sia parte di una “soluzione durevole rispetto a quanto avvenuto per molto tempo nel Paese con cicli mdi espansione e caduta”.

Il negoziato fra il governo di Buenos Aires e il Fondo riguarda la ristrutturazione, attraverso la presentazione di un nuovo programma economico, di un debito esistente di 44.000 milioni di dollari.

La posizione del governo argentino non è di cercare di ottenere nuovi crediti, ma soltanto di rifinanziare le scadenze attualmente previste, allungandone i tempi.