Napoli stop a contagi, al via ritiro in “bolla”

Un uomo con mascherina all'ingresso del Training Center del Napoli
Un uomo con mascherina all'ingresso del Training Center del Napoli. (ANSA)

NAPOLI.  –  Non ci sono altri positivi al Covid 19 oltre Zielinski ed Elmas nel Napoli. É questa la notizia in primo piano nella giornata azzurra vissuta con un po’ di pathos aspettando l’esito degli ultimi tamponi: il club azzurro non ha eseguito i test come d’abitudine nel laboratorio dell’Università Federico II, perché i prelievi non sono stati effettuati a Castel Volturno ma nei rispettivi domicili dei calciatori che sono da sabato in isolamento a casa.

L’attesa dei risultati è terminata intorno alle 15, quando il Napoli ha comunicato sui propri canali social  la negatività di tutti i tamponi tranne due non ancora processati e a quel punto si è sviluppato un piccolo giallo con le voci che rimbalzavano sui social network di presunte positività per un calciatore e un membro dello staff tecnico, poi smontate dal club che dopo circa un’ora ha comunicato che anche gli ultimi due tamponi erano negativi.

Il Napoli è quindi pronto per entrare nella “bolla” del centro tecnico di Castel Volturno con il ritiro che partirà stasera e a cui parteciperà tutta la squadra e lo staff tecnico. Esclusi al momento Elmas e Zielinski, che resteranno a casa fino a che non avranno un doppio tampone negativo. La squadra potrà così allenarsi in vista del rientro in campo previsto il 17 ottobre nel difficile match contro l’Atalanta.

Sebbene oggi il giudice sportivo non abbia omologato il risultato di Juve-Napoli, partita ancora sub iudice, la società azzurra lavora anche sul tavolo legale, preparando la difesa in caso di una sconfitta a tavolino per non essersi presentato a Torino. La pratica è affidata all’avvocato Mattia Grassani: “Il Napoli con le autorità sanitarie locali, Asl Napoli 1 e Napoli 2, così come manderemo alla Procura Federale un copioso carteggio che dimostra come ci sia stato il rispetto di tutte le procedure. Il club non è indagato dalla Procura Federale, oggi invieremo le memorie difensive, la partita con la Juve non può che giocarsi”.

Grassani sa di avere le carte in regola per giocare fino in fondo la partita legale e sottolinea come il Napoli se fosse partito “avrebbe rischiato un provvedimento penale di tutti i suoi tesserati, violando l’articolo 650 del codice penale, cioe’ la violazione di un provvedimento delle autorità. Il provvedimento è chiaro e la partita si dovrà giocare, al Napoli è stato intimato di non giocare, punto”.

Un piano articolato per smontare le illazioni che arrivano anche dall’interno del mondo del calcio: “Può essere il segreto di Pulcinella – ha detto ieri il patron del Genoa Enrico Preziosi in tv – tutti quanti forse hanno capito che l’Asl sia stata sollecitata. Però quando qualcuno che è sopra di te dice che non puoi fare una cosa, non puoi farla”. Sospetti che il Napoli non accetta e che è pronto a smentire in tutte le sedi.