Colombia, Duque: vari gruppi armati dietro morte di ex Farc

Foto Archivo

BOGOTÁ – Il presidente della Repubblica colombiano, Iván Duque, ha sostenuto durante un incontro a Bogotà che il 78% degli assassinii di ex guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) “sono responsabilità di gruppi armati di varia natura, in particolare mformati da dissidenti delle stesse Farc” che non hanno accettato mgli Accordi di pace con il governo.

Secondo la ong Indepaz, che dal 1984 segue i molteplici mconflitti esistenti in Colombia, dalla firma degli Accordi di mpace a Cuba con il governo dell’allora presidente Juan Manuel mSantos, sono stati uccisi 231 ex militanti delle Farc in mreinserimento sociale. L’ultimo assassinio è stato quello di mUriel Valencia Ochoa, 46 anni, avvenuto il 3 ottobre a Quibdó, mnel dipartimento di Chocó.

Il capo dello Stato ha lodato “il difficile lavoro della Procura” che è riuscita a chiarire il 58% degli omicidi di ex combattenti delle Farc che hanno deposto le armi e che hanno accettato di operare nei centri di reinserimento nella società civile.

“In oltre l’80% dei casi chiariti – ha insistito Duque – emerge che i responsabili sono i dissidenti delle Farc, l’Eln, mil Clan del Golfo, Los Caparros, Los Pelusos, i fronti come il ‘Dagoberto Ramos’ e il ‘Jaime Martinez'”. E questo mostra, ha concluso, che “dietro la violenza vi sono attività legate al narcoterrorismo”.

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