MILANO. – Un confronto più disteso con il Governo non sembra aver cancellato le preoccupazione di Confindustria sul raggiungimento degli obiettivi del Recovery fund. A pochi giorni dall’assemblea di Roma, il presidente degli industriali, Carlo Bonomi, ribadisce che il piano messo in campo dall’Europa è una “grande opportunità per il Paese” ma si dice “molto preoccupato che questa opportunità non venga colta”.
Davanti alla platea dell’Ucimu, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di macchine utensili, il numero di uno di Via dell’Astronomia affronta tutti i temi economici, dal rinnovo dei contratti al piano 4.0. Bonomi non nasconde un clima di collaborazione con il Governo perché a “parole ho visto un avvicinamento alle nostre idee”. C’è stata una apertura da parte del “Governo e noi cerchiamo di essere collaborativi e propositivi come Confindustria ha sempre fatto”, prosegue Bonomi.
Dal presidente degli industriali arriva poi la richiesta di una “Pubblica amministrazione efficiente, produttiva e competente”. E facendo nuovamente riferimento al Recovery fund, Bonomi sottolinea che si possono “mettere in campo tutti i soldi e le manovre che vogliamo ma se non abbiamo il software che funziona non si convertiranno mai in investimenti. Se ci mettiamo 200 miliardi ma 20 anni a realizzare un’opera non riusciremo mai a far rialzare l’economia”.
Da Confindustria arriva l’invito al Governo a puntare sul piano 4.0 perché “abbandonarlo è stato un errore” perché si tratta di uno strumento che aiuta la crescita. Quando in un Paese si “crea benessere – prosegue Bonomi – c’è un ritorno anche nei territorio. Quei territori dove gli imprenditori vivono e mandano i figli a scuola. E non vi dico quello che fanno gli imprenditori per le scuole, perché lo Stato pensa ai banchi a rotelle, noi alle cose essenziali”.
(di Massimo Lapenda/ANSA)