Il Giro si avvicina, a Hirshi la Freccia Vallone

Lo svizzero Marc Hirschi.
Lo svizzero Marc Hirschi. EPA/Sebastien Nogier

ROMA.  – Il Giro d’Italia di ciclismo n.103 si avvicina, con lo sbarco a Palermo di uomini e mezzi che lo popoleranno per quasi un mese, mentre va in scena la prima classica del Nordeuropa.  La Freccia Vallone all’epoca del Covid-19 oggi ha incoronato Marc Hirschi, capace di domare il mitico Muro di Huy a soli 22 anni.

Lo svizzero, recente vincitore di una tappa al Tour de France, e bronzo mondiale a Imola, è stato protagonista di un vero e proprio capolavoro, confermandosi cinico, lucido e determinato al momento giusto: cioè, sul decisivo tratto del Muro di Huy, dove si è conclusa la corsa belga che era partita da Herve, per un totale di 202 chilometri.

Il francese Benoit Cosnefroy e il colombiano Daniel Felipe Martinez sono rimasti nella scia del corridore rossocrociato, senza riuscire tuttavia a evitare il suo successo in questa 84/a edizione della corsa.

Molti chilometri più a sud del Vecchio continente, invece, proseguono preparativi della corsa rosa, spostata a ottobre, con partenza sabato da Monreale (Palermo) e arrivo domenica 25 a Milano. La concomitanza fra la corsa a tappe della Rcs e la “campagna del nord” crea non pochi problemi di scelta ai corridori, chiamati a dividersi fra sfide gloriose e prestigiose.

É’ la stagione del Coronavirus, che obbliga a scelte drastiche, definitive e anche dolorose. I team sono attrezzati per schierare formazioni in ogni dove, come richiede il ciclismo moderno, mai come in questo 2020 però bisognerà decidere dove essere e come correre.

La Liegi-Bastogne-Liegi andrà in scena domenica 4 ottobre, proprio mentre in Sicilia si starà disputando la 2/a tappa del  Giro d’Italia (Alcamo-Agrigento, la prima in linea), mentre il Giro delle Fiandre è in programma il 18, giorno della 15/a tappa della corsa rosa. Per non parlare della Vuelta di Spagna, che scatterà il 20 ottobre, proprio nei giorni decisivi nella corsa alla maglia rosa.

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