Ministra Lamorgese dal Papa, alleanza sui migranti

Frame video dell'intervento della ministro Luciana Lamorgese in Vaticano.
Frame video dell'intervento della ministro Luciana Lamorgese in Vaticano. (VaticanNews)

CITTA DEL VATICANO. – Un grazie al Papa per l’incoraggiamento e le parole di “luminosa speranza” spese durante la pandemia. Ma soprattutto una rinnovata alleanza tra il governo italiano e il Vaticano sul fronte dei migranti. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese oggi ha incontato Papa Francesco nell’ambito delle celebrazioni per il settantacinquesimo anniversario dell’istituzione dell’Ispettorato di Polizia vaticano.

“Nessuna coscienza può ritrarsi di fronte alle sofferenze di un essere umano alla disperata ricerca di una via di salvezza e che, per questo, è disposto a mettere in gioco la propria vita”: queste le parole della ministra nell’Aula Paolo VI.

Poi il faccia a faccia con Papa Francesco per qualche minuto. Sullo sfondo la volontà del governo italiano di mettere mano ai decreti sicurezza, che erano stati voluti dall’ex ministro Matteo Salvini, ed aspramente criticati da vari ambienti della Chiesa.

“Lo sforzo di accoglienza di cui il Paese si sta facendo carico – ha detto ancora Lamorgese – è un’eccezionale prova della sua grande generosità che riesce infine a prevalere sul mare nero dell’indifferenza”- L’evento è quello delle grandi occasioni con un Aula Nervi piena come finora non si era vista dall’inizio del lockdown.

C’era il Capo della Polizia Franco Gabrielli ma anche molti ecclesiastici, come il cardinale Gianfranco Ravasi, gli arcivescovi Rino Fisichella e Francesco Massara, e mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa, in questi giorni sotto i fari dei media in relazione alle riforme in corso, accelerate dagli ultimi scandali.

Ma i protagonisti erano le centinaia di agenti, alcuni arrivati dal Papa con tutta la famiglia. Il Pontefice ha ringraziato di cuore i poliziotti e le poliziotte per il loro servizio quotidiano all’ombra del Cupolone: “Vi ringrazio tanto per il vostro prezioso servizio, caratterizzato da solerzia, professionalità e spirito di sacrificio”.

“Soprattutto ammiro la pazienza che esercitate nel dover trattare con persone di provenienze e culture così diverse, e permettetemi di dire, nel dovere trattare con i preti”, ha scherzato il pontefice suscitando risate ed applausi.

A precedere l’udienza era stata la Messa in basilica presieduta dal cardinale di Stato Pietro Parolin. Poi l’inaugurazione di una mostra che ripercorre la storia dei 75 anni dell’Ispettorato vaticano. Infine un gesto di solidarietà: i lavoratori della sicurezza hanno voluto devolvere una quota dei loro buoni pasto ai poveri assistiti dal Circolo di San Pietro.

(di Manuela Tulli/ANSA)