Calcio: Pirlo quante idee, e Juve gli regala Morata

Alvaro Morata dell'Atletico Madrid potrebbe tornare alla Juve dove giocó nel 2016.
Alvaro Morata dell'Atletico Madrid potrebbe tornare alla Juve dove giocó nel 2016. EPA/J.J. Guillen

TORINO. – La Juve targata Pirlo è partita alla grande. E l’arrivo, dato ormai per certo, di Alvaro Morata, un altro ex di lusso, sembra già la ciliegina sulla torta.

Pirlo ha cambiato look, passando da pantaloncini e maglietta a giacca e cravatta, e ruolo, da regista ad allenatore, ma non è cambiato il risultato finale. Perché aveva salutato il teatro di tanti trionfi (quattro scudetti, due Supercoppe Italiane, una coppa Italia) con una vittoria contro il Napoli per 3-1, ora l’ha ritrovato con un altro successo con il 3-0 alla Samp. Anche il suo esordio in maglia bianconera da calciatore, l’11 settembre 2011, era stato scintillante: Juve-Parma 4-1, assist nel primo e quarto gol.

Dal 23 maggio 2015 al 20 settembre 2020, cinque anni e mezzo dopo il Maestro ha ripreso l’avventura in bianconero con il suo solito aplomb. Solo applausi e qualche frase di incitamento, ma nessun momento di stizza o rabbia, al massimo sorrisi e saluti verso le tribune quando veniva invocato il suo nome.

Il “Maestro” ha stupito tutti fin dall’inizio, a partire proprio dalle scelte iniziali. Non tanto con il modulo, con quel 3-5-2 così variabile tra fase difensiva e fase offensiva, ma con gli uomini, specialmente nella sostituzione di Alex Sandro. La perdita del brasiliano rappresentava una tegola, Pirlo l’ha aggirata con la personalità dei grandi: nessun adattamento, ma fiducia al giovanissimo Gianluca Frabotta. Un classe 1999 che aveva già esordito in serie A con Sarri, ma quello contro la Roma all’ultima giornata dello scorso anno era anche l’unico suo gettone. Un contesto completamente differente.

E così, gli applausi scroscianti per l’esterno 21enne al momento della sua sostituzione da parte dei circa mille tifosi che hanno ripopolato le tribune dello Stadium erano anche rivolti a Pirlo stesso: per il suo coraggio nel lanciare i giovani, ma anche per la Juve che si stavano godendo. Una squadra che diverte e si diverte.

Pirlo restituisce gli applausi, soprattutto ai suoi giocatori, sui social: “Grazie ragazzi. Buona la prima”. E adesso attende Alvaro Morata, l’attaccante sul punto di firmare il contratto che lo riporta in maglia bianconera dopo il divorzio del 2016.

L’ariete spagnolo non ha partecipato all’allenamento di oggi dell’Atletico Madrid, che lo sostituirà con Suarez, e domani potrebbe già sostenere le visite mediche a Torino. É deciso a smentire quelle ricostruzioni del passato di una difficile coesistenza con Cristiano Ronaldo, ai tempi del Real Madrid.

Tornato ai Blancos che avevano fatto valere la clausola del diritto di “recompra”, Morata è rimasto un solo anno al Real (giocando, tra l’altro, gli ultimi minuti della finale di Cardiff, vinta 4-1 sulla Juve) per poi passare al Chelsea e all’Atletico Madrid. Alla Juve, con Ronaldo e sotto la guida di Pirlo, Morata cerca la definitiva consacrazione. E con il ritorno del 9 la Juve è davvero completa.

Lascia un commento