Ue: nel 2019 maggior calo di emissioni in 10 anni

Emissioni di gas serra provenienti da ciminiere industriali. Archivio.
Emissioni di gas serra provenienti da ciminiere industriali. Archivio.

BRUXELLES. Nel 2019 le emissioni di gas serra totali dell’Ue sono diminuite di quasi il 4% rispetto al 2018. Lo mostrano le prime stime dell’Agenzia europea per l’ambiente, che calcola al 24% la riduzione dal 1990 (26% se si include il Regno Unito).

Si tratta del calo annuale più significativo in un decennio, e proietta l’Europa aldilà dell’obbiettivo di riduzione del 20% al 2020, indicato dai leader europei nel 2007 come parte della strategia 20-20-20.

Un traguardo raggiunto “in un anno di crescita economica”, sottolinea l’Aea, che “dimostra che è possibile raggiungere obiettivi di riduzione più ambiziosi entro il 2030, aprendo la strada alla neutralità climatica dell’Ue entro il 2050”.

La diminuzione non ha nulla a che vedere con l’impatto del Covid. Secondo le stime della Commissione europea, a causa della pandemia nell’anno in corso le emissioni crolleranno del 30-35%, ma il “rimbalzo” dell’economia riporterà tutto ai livelli precedenti. Se fossero quelli del 2019 ci sarebbe da sperare bene, nell’attesa delle rendicontazioni ufficiali del 2020, previste per l’autunno 2021.

A contribuire alla performance dell’anno scorso, un inverno particolarmente mite ma anche “la forte e costante crescita delle energie rinnovabili in Europa e l’abbandono del carbone”, grazie “in particolare dall’aumento dei prezzi delle emissioni di carbonio sul mercato Ets (Emission trade system) “, spiega l’Aea.

L’Ets, dato per spacciato dopo la crisi finanziaria del 2009, ha iniziato a funzionare bene con la riforma finalizzata nel 2018 facendo pagare di più chi produce energia con carbone e lignite rispetto a chi opta per il gas naturale o le rinnovabili.

Secondo dati della Commissione europea, nel 2019 le emissioni nei settori coperti da Ets, cioè la produzione industriale ed energetica, sono diminuite dell’8,7% rispetto ai livelli del 2018, il calo più grande dal 2009. Il contributo più significativo viene dal settore dell’energia elettrica, con il passaggio da carbone e lignite a energie rinnovabili e gas che ha tagliato il 15% delle emissioni settoriali.

Per migliorare l’efficacia del sistema, la Commissione ha varato oggi nuove linee guida per gli aiuti di Stato alle aziende inserite nell’Ets, destinate a sostituire da gennaio 2021 quelle attuali, in vigore dal 2012.

L’accesso agli aiuti, che compensano le aziende di alcuni settori per una parte dei prezzi più elevati dell’elettricità derivanti dalla partecipazione al mercato delle emissioni, sarà condizionato agli sforzi di decarbonizzazione da parte delle imprese.

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