Covid non destabilizza Fifa, Infantino apre a playoff

Il presidente della FIFA Gianni Infantino.
Il presidente della FIFA Gianni Infantino. (ANSA)

ZURIGO. – Il primo congresso della Fifa in videoconferenza si è rivelato quasi un plebiscito per il presidente, Gianni Infantino. Nessuna obiezione, unanimità su modifiche agli statuti, cambi di regolamento e bilanci, peraltro più che in ordine.

Come ha detto l’italo-svizzero “uno dei pochi lati positivi della pandemia è che ha aumentato l’unità del mondo del calcio”. Da un punto di vista decisionale, non vi erano criticità particolari, ma un congresso ultimato in appena novanta minuti è un fatto molto raro.

Nonostante il Covid-19, la Fifa continua a godere di ottima salute finanziaria, ció che le ha permesso di destinare fino a 1,5 miliardi di dollari a sostegno di federazioni e confederazioni in difficoltà. I conti del 2019 (chiusi con un deficit di 185 milioni di dollari, ma con riserve superiori ai 2,5 miliardi) sono stati approvati all’unanimità, così il bilancio rivisitato per il periodo 2019-2022: utile previsto di 100 milioni di dollari per 6,44 miliardi di ricavi a fronte di 6,34 di spese.

Solo un voto contrario (su 211 ) ha ricevuto la modifica dei regolamenti volti a chiarire i cambi di cittadinanza calcistici. Resta comunque immutato il limite dei 21 anni per chi ha già giocato per un’altra nazionale. Il prossimo congresso dovrebbe svolgersi  “físicamente” nel 2021 a Tokyo, poco prima dell’inizio delle Olimpiadi.

Nel suo discorso, Infantino ha ricordato che la Fifa ha reagito molto rapidamente alla crisi del coronavirus, non solo con aiuti finanziari ma anche adattando i calendari ed i periodi di mercato. Proprio il calendario rappresenta una spada di Damocle, dato che la pandemia non rallenta.

Cosí, non é ancora stata fissata una data per il Mondiale dei club allargato che avrebbe dovuto svolgersi nel giugno del 2021, mentre l’ultima edizione del Mondiale dei club in formato ridotto, che avrebbe dovuto disputarsi a dicembre di quest’anno, “verrà riportata all’inizio dell’anno prossimo in Qatar o forse semplicemente soppressa.

Dobbiamo ancora decidere”, ha successivamente spiegato Infantino in conferenza stampa. Su un punto comunque il presidente non transige: “Il Mondiale e’ l’evento piú importante e faremo concludere le qualificazioni. Abbiamo già deciso che si termineranno a giugno 2022, ma siamo pronti a vagliare anche altre soluzioni se servisse”.

Fra le priorità della Fifa per i prossimi anni, Infantino ha quindi citato la lotta alla corruzione ed al razzismo, lo sviluppo del calcio femminile, una maggiore implicazione delle federazioni nelle scelte della Fifa, nonché la volontà di rendere il calcio piú globale, riducendo i divari di competitività.

E proprio per accrescere l’interesse anche dei campionati nazionali (e pure alleggerire il calendario…), Infantino  ha affermato che l’adozione dei play-off, come immaginato dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, potrebbe rappresentare una soluzione.

Infantino ha detto non avere un parere definitivo ma che sia positivo riflettere: “Il campionato italiano é stato veramente appassionante in questi ultimi anni? Che tipo di torneo e’ se il 90% delle squadre può ambire al massimo al secondo posto? Porsi queste domande, non solo in Italia  ma ovunque, é piu’ che legittimo”.

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