Referendum: come si schierano le forze politiche, i Sì e No trasversali

Comitato per il NO nel Referendum al taglio dei parlamentari.
Comitato per il NO nel Referendum al taglio dei parlamentari.

ROMA. – L’unica forza politica che voterà compatta Sì è M5S e non potrebbe essere altrimenti visto che il taglio dei parlamentari è la riforma bandiera del Movimento. Ma per gli altri, i Sì e i NO attraversano trasversalmente i partiti nonostante le posizioni ufficiali assunte dai vertici. Pur senza fare campagna elettorale, il premier Giuseppe Conte si è espresso per la riduzione dei parlamentari non vedendo rischi per “una riduzione della rappresentatività”.

A favore anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti e con lui molti big dem come Paolo Gentiloni e “convintamente” anche Enrico Letta mentre sono contrari pesi da 90 come Romano Prodi e Walter Veltroni. Non dichiarerà che cosa voterà “neanche sotto tortura” Matteo Renzi, e neanche Maria Elena Boschi, che per colpa della sconfitta al referendum costituzionale hanno lasciato Palazzo Chigi. Italia Viva ha una posizione molto tiepida e ha lasciato libertà di voto ai suoi elettori e molti dirigenti del partito di Renzi sono schierati per il No.

Per il No dichiarato è Sinistra Italiana. Nel centrodestra è per il Sì Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni che sostiene il taglio dei parlamentari (ma Guido Crosetto ha scelto il No). Meno compatta la Lega: Matteo Salvini vota sì pur lasciando libertà di voto agli elettori ma dirigenti di peso come Giancarlo Giorgetti e Claudio Borghi hanno dichiarato di essere contrari alla “sforbiciata” di parlamentari.

Molto variegata la posizione di Forza Italia: Silvio Berlusconi, pur non schierandosi apertamente per il No, sostiene che questa riforma “è solo una restrizione degli spazi di democrazia, di rappresentanza e di libertà”. Fi ha lasciato libertà di voto.

(Cristina Ferrulli/ANSA)