Da salario a digitale. Le parole chiave di Ursula

Bandiere d'Europa sventolano di fronte alla sede della Commisione Europea a Bruxelles.
Bandiere d'Europa di fronte alla sede della Commisione Europea a Bruxelles. EPA/OLIVIER HOSLET

BRUXELLES.  – “Fragilità” e incertezza”, ma anche “salari minimi”, “digitale”, “migranti e “sistema di Dublino”, fino ai “diritti Lgbtqi”. Sono alcune delle parole chiave del discorso sullo Stato dell’Unione pronunciato oggi alla plenaria del Parlamento europeo dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

* FRAGILITÀ E INCERTEZZA – “Gli europei vogliono uscire da questo mondo del coronavirus, da questa fragilità e superare l’incertezza. Sono pronti per un cambiamento e sono pronti ad andare avanti”.

* SALARIO MINIMO – “Tutti nell’Unione devono avere i salari minimi. Funzionano ed è giunto il momento che il lavoro ripaghi” in misura adeguata.

* SANITÀ – “Dobbiamo costruire una Unione della sanità”, non solo per rispondere alla sfida del Coronavirus ma anche guardando oltre.

* RECOVERY FUND – “A fronte dei grossi investimenti che abbiamo previsto con il piano Next generation Eu, dobbiamo assicurare che essi siano mirati, orientati al futuro e ed efficienti”.

* GREEN DEAL – “La Commissione propone di far salire al 55% il target per il taglio delle emissioni al 2030” e vuole che “il 37% delle risorse del Next Generation EU”, il Recovery Fund, sia speso per raggiungere gli obiettivi del Green Deal.

* DIGITALE – “Non c’è mai stato un momento migliore per investire nell’industria tecnologica europea. Il 20% di Next Generation Eu andrà al digitale”.

* STATO DI DIRITTO: “I soldi dell’Ue devono essere spesi garantendo il rispetto delle norme sullo stato di diritto. Questo non è negoziabile”.

* MIGRANTI – “Nel nuovo piano” sulle migrazioni “verrà abolito il regolamento di Dublino e sarà sostituito da un nuovo sistema di governance. Adotteremo un approccio umano. Salvare vite in mare non è un optional”.

*  ODIO – “Ogni persona ha una sua dignità, da ovunque questa venga. La destra ha un’opinione diversa. Ci sono vari tipi di esseri umani: loro e noi. Loro si confrontano con l’odio, ma l’odio non ha mai dato buoni consigli”.

* RAZZISMO – “I progressi nella lotta al razzismo e all’odio sono fragili. Ora è il momento di cambiare. Occorre un’Unione veramente anti-razzista, che va dalla condanna all’azione. E la Commissione proporrà un piano d’azione per iniziare a farlo”.

* LGBTQI – “Le zone dove ci sono attacchi agli Lgbtqi sono delle zone in cui non c’è umanità e queste zone non trovano spazio e posto nell’Unione”.

di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)