Presidente Mattarella chiede sprint su Recovery. Resta nodo Mes

Il Presidente Sergio Mattarella, durante il suo intervento al The European House Ambrosetti 2020, in Cernobbio.
Il Presidente Sergio Mattarella, durante il suo intervento al The European House Ambrosetti 2020, in Cernobbio. ANSA/Marco Ottico

ROMA. – “Il processo di approvazione del Recovery fund deve proseguire con la più grande rapidità per rendere le risorse disponibili già all’inizio del 2021, e con la medesima sollecitudine deve intervenire la preparazione dei piani nazionali di rilancio che saranno sottoposti all’attenzione degli organi comunitari”.

Al Forum Ambrosetti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene con un videomessaggio chiedendo uno sprint sul fondo per la ripresa messo in campo dall’Europa. Per Mattarella lo strumento del recovery fund lanciato dalla Ue “ha un’ambizione all’altezza dello storico valore dell’integrazione del continente”.

Davanti a questa “possibilità unica e forse irripetibile di interventi per assicurare prosperità” e per “compiere riforme strutturali in grado non soltanto di garantire l’uscita dalla crisi, ma soprattutto di assicurare prosperità e benessere per le nuove generazioni, con un nuovo modello di crescita più sostenibile”, il Capo dello Stato invita a fare presto, a porre in essere nei tempi più brevi tutte quelle scelte necessarie per impegnare al meglio le risorse.

E per questo lancia un monito: “non compromettiamo con scelte errate la speranza per chi verrà dopo di noi di godere di condizioni per lo meno pari di quelle di cui noi abbiamo usufruito. In caso di inattività – è il suo ragionamento – le nuove generazioni ci domanderanno perché una generazione” che ha goduto di prosperità “non ha realizzato infrastrutture necessarie per la crescita e riforme necessarie accrescendo solo la massa del debito”.

Un ragionamento ripreso dal Commissario europeo Paolo Gentiloni: “”Se si pensa che una riduzione generalizzata delle tasse possa essere l’obiettivo di questo piano di ripresa si commette un grave errore”, sostiene. “Poi, se alcune riforme comportano anche delle riduzioni fiscali questo è altro discorso”, aggiunge sottolineando che “sul recovery fund molto dipende dalle prossime mosse dei Paesi, e tra le prime ci sono i piani nazionali che non devono sprecare questa straordinaria occasione”.

Il governo raccoglie l’appello del Quirinale a prendere quello che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio definisce “un treno che non passa più”. Il presidente del Consiglio motiva il proprio silenzio degli ultimi giorni con una “attività operosa” nel vaglio dei progetti che sono stati presentati. Un esame che – spiega- effettua guardando solo all’obiettivo della risalita dopo la crisi determinata dalla pandemia, senza farsi tirare per la giacchetta. “So che ci sono potentati, gruppi d’interesse, ma non incontro esponenti di lobby, solo incontri istituzionali”, chiarisce. I

l presidente del Consiglio resta dell’idea di non ritenere necessario il ricorso al Mes, reclamato da Forza Italia ma anche da parte della maggioranza che lo sostiene. “Il ministro della Salute non mi ha detto che c’è bisogno di più soldi per la sanità. E non bisogna pensare che chiedendo questi soldi per la sanità li spendiamo tutti là, dice ancora spiegando di avere un atteggiamento laico: se avremo bisogno di altri soldi sulla sanità ne discuteremo in Parlamento”.

L’obiettivo della crescita cogliendo l’opportunità del fondo messo a disposizione da Bruxelles, sottolinea il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, è quello che può essere colto solo con “buoni progetti da parte del Governo e delle amministrazioni e con una visione chiara e un forte grado di partecipazione del Paese”. Insomma, un “grande patto per l’Italia”, in cui c’è un ruolo importante e decisivo per i partiti politici e per il Pd”.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)

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