Da Air Italy a Yokohama: il punto sulle vertenze

Un aereo Air Italy a Malpensa.
Un aereo Air Italy a Malpensa. (ANSA)

ROMA.  – Da Air Italy a Yokohama, da Betafence alla Contship del porto canale di Cagliari: il lavoro sulle vertenze al Ministero dello Sviluppo Economico non si è mai fermato in questi giorni nei quali si sono tenuti una serie di tavoli sulle diverse crisi aziendali con impatti territoriali importanti. A fare il punto è la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo, Alessandra Todde.

Yokohama: “Abbiamo concordato con i vertici dell’azienda e con tutte le parti al tavolo – afferma la Todde – che è necessario seguire un percorso serio e lineare. Il Governo ha il dovere di difendere i propri siti produttivi e il know how, tutelando le lavoratrici e i lavoratori”. É stato così chiesto all’azienda di approfondire con vertici i temi emersi al tavolo. Il tavolo è stato riconvocato mercoledì 9 settembre.

Betafence: L’azienda ha dichiarato di voler ridimensionare la produzione dello stabilimento di Tortoreto che avrebbe problemi di marginalità. “Nel corso del tavolo – spiega la Todde – dopo un lungo dibattito che ha visto posizioni distanti tra le parti, l’azienda – attraverso la mediazione del Mise- ha preso l’impegno di fornire nel prossimo incontro (che sarà convocato a breve) tutti i dati necessari per consentire un confronto concreto tra tutti i protagonisti”.

Air Italy: É la seconda compagnia aerea italiana e conta attualmente 1500 lavoratori di cui 550 basati a Olbia e 950 a Milano. “Non ho mai fatto mancare il mio sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici e non mi sono mai tirata indietro, mettendoci sempre la faccia – afferma Todde – L’accordo raggiunto ieri fra azienda e sindacati è un primo passo significativo per il blocco dei licenziamenti e la tutela retributiva dei 1500 lavoratori”.

Ora c’è davanti circa un anno – il periodo di proroga previsto per la CIG -per riuscire a costruire un piano industriale con cui si lavori concretamente al rilancio della compagnia.

Porto Canale di Cagliari: “La Contship – dice la sottosegretaria – ha deciso in maniera assolutamente irresponsabile di negare ai propri dipendenti la casa integrazione. Uno strumento messo a disposizione dal Governo che avrebbe tutelato a costo zero 200 famiglie per i prossimi sei mesi. Un gesto di cui non si comprende il senso visto anche il lavoro portato avanti in sinergia dal Mise e dalla Regione Sardegna, arrivati ad elaborare un decreto attuativo all’interno del decreto agosto che avrebbe garantito sei mesi di proroga della Cigs”.

Pochi giorni fa si è chiusa – spiega la Todde – la gara internazionale bandita dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Il presidente dell’Autorità Portuale ha informato che è stata presentata una proposta per il rilancio del transhipment nel Porto.

Il progetto sarà analizzato e valutato dall’Autorità Portuale ma questo è un primo risultato per un possibile rilancio delle attività commerciali legate al settore e per la prospettiva di un futuro occupazionale.

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