Migrante fugge da centro accoglienza e muore investito da auto

La polizia stradale sul luogo dell'incidente.
La polizia stradale sul luogo dell'incidente. (ANSA)

PALERMO. – Un eritreo di vent’anni, fuggito in nottata dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana, nell’Agrigentino, è stato investito e ucciso da un’auto sulla Statale 115. La stessa macchina, una Volkswagen Touareg guidata da un uomo di 34 anni, di Realmonte, poi arrestato per omicidio stradale, ha ferito tre poliziotti che inseguivano il migrante e che ora sono ricoverati al San Giovanni di Dio, ad Agrigento: uno di loro è stato sottoposto a intervento chirurgico.

La vittima si trovava nel centro (dove sono presenti 237 persone) dallo scorso 1 agosto e nel pomeriggio di ieri si era unito a una ventina di ospiti per protestare contro la lunga permanenza nella struttura, salendo anche sul tetto. Il ministero dell’Interno, Luciana Lamorgese, nell’annunciare che è stato già disposto un alleggerimento delle presenze a Siculiana, ha detto che “simili tragedie non devono più ripetersi. Esprimo la mia vicinanza e formulo gli auguri di pronta guarigione ai tre poliziotti rimasti feriti”.

E proprio il ministro finisce nel mirino dei deputati del M5S all’Assemblea siciliana, che nel definire i centri dell’Isola “non all’altezza di un Paese civile”, chiedono al premier Giuseppe Conte, “che sta lavorando benissimo”, di valutare “se chiedere alla Lamorgese di mettersi da parte”.

I cinquestelle, per non cadere in fraintendimenti, bocciano anche la gestione “ipocrita e populista” del fenomeno migratorio da parte del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, che nei giorni scorsi aveva emesso un’ordinanza per la chiusura degli hotspot in Sicilia, poi impugnata dal governo nazionale davanti al Tar, che l’ha sospesa.

Il governatore ignora gli attacchi dei pentastellati ma polemizza con l’esecutivo nazionale, accusandolo di aver “deliberato in assenza del presidente della Regione – in violazione dello Statuto autonomistico – sulle iniziative a favore di Lampedusa. Al di là di misure economiche inadeguate, continuo a ripetere che è sempre più forte una emergenza sanitaria per la quale attendiamo fatti concreti”.

E non è un caso che l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, abbia scritto ai prefetti per chiedere quali misure intendano adottare per porre fine alla “perdurante violazione delle norme igienico-sanitarie”. Quanto accaduto a Siculiana fa dire al sindaco Leonardo Lauricella che il centro d’accoglienza “non è idoneo ad ospitare i migranti. Sono amareggiato per la tragedia di stanotte e continueremo la nostra azione legale per chiudere Villa Sikania”.

Intanto, la nave quarantena Rhapsody, giunta a Lampedusa, non riesce ad attraccare al porto a causa delle forti raffiche di vento, condizione che potrebbe protrarsi fino a lunedì. La nave dovrebbe portare a boro circa 800 dei 1.300 migranti attualmente presenti nell’hotspot. l’altra nave quarantena, la Snav Adriatico, è stata assegnata a Pozzallo.

Le altre tre imbarcazioni noleggiate dal governo per fare effettuare la sorveglianza sanitaria ai migranti sono la “Allegra” a Palermo, la “Aurelia” a Trapani e la “Azzurra” ad Augusta.

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