Viminale, per voto sicuro quindici milioni di mascherine

Mascherine distanziamento nel seggio elettorale.
Mascherine distanziamento nel seggio elettorale.

ROMA. – Saranno distribuiti a partire da venerdì prossimo 15,1 milioni di mascherine chirurgiche, 3,4 milioni di guanti e 315.000 litri di gel igienizzante che verranno utilizzati per tutelare adeguatamente i cittadini che si recano al voto, i componenti del seggio elettorale e gli operatori coinvolti, secondo le disposizioni contenute nel protocollo sottoscritto dai ministri dell’Interno e della Salute il 7 agosto.

Lo riferisce il Viminale. Ulteriori misure precauzionali sono contenute nel decreto-legge 14 agosto 2020, n. 103. E sarà compito dei comuni predisporre le sanificazioni pre e post voto. La questione della sicurezza dei seggi elettorali nelle scuole era stata posta dal virologo Roberto Burioni favorevole a non votare negli istituti: “Che non si sia trovata una soluzione a questo problema è davvero imbarazzante”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Forza Italia, anche se “ormai siamo fuori tempo massimo”, afferma Mariastella Gelmini. Ed alcuni senatori azzurri chiedono al governo di “disporre test sierologici rapidi per scrutatori, segretari e presidenti di seggio”. Non mancano però, anche se sono pochi, i casi in cui ai seggi si è trovata una sistemazione alternativa: come nel Trevigiano.

A partire dal 4 settembre inizierà la consegna alle Prefetture dei dispositivi di protezione individuale forniti gratuitamente dal Commissario per l’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri e destinati agli oltre 60mila seggi per le consultazioni elettorali del 20 e 21 settembre: obiettivo garantire lo svolgimento del voto nelle condizioni di massima sicurezza.

I comuni decideranno con appalti ad hoc quali saranno le aziende che si dovranno occupare della sanificazione degli spazi interni nelle scuole o negli altri locali interessati dal voto: è quanto spiega Loredana Poli, della Commissione Istruzione dell’Anci.

“Un altro strumento utilizzato – aggiunge – è quello degli incarichi diretti, naturalmente tutto dipende dall’entità dell’importo, il tutto nel rispetto delle normative sugli appalti e anche del recente decreto Semplificazioni”.

“Questo tipo di attività è stata sempre fatta, a parte il Covid, e ci sono aziende specializzate da anni nella sanificazione dei locali. Ogni Comune quindi assegna le attività di pulizia e sanificazione sulla base dell’esperienza acquisita e da questo tipo di aziende, naturalmente tenendo conto anche delle certificazioni imposte dai recenti Dpcm”.

Proprio in questi giorni i ministeri dell’Interno e della Salute hanno diffuso un protocollo con le informazioni sanitarie e di sicurezza per lo svolgimento del voto: si sottolinea l’importanza di “assicurare una pulizia approfondita” dei locali prima dell’insediamento del seggio elettorale, compresi androni, corridoi, bagni e ogni altro ambiente che si prevede di utilizzare.

“Operazioni che debbono essere svolte anche al termine di ciascuna delle giornate delle operazioni elettorali e comunque nel rispetto di tutte le norme atte a garantire il regolare svolgimento del voto”.

Nel corso delle operazioni di voto, precisa ancora il protocollo del Viminale e del Ministero della Salute, “occorre che siano anche previste periodiche operazioni di pulizia dei locali e disinfezione delle superfici di contatto, compresi tavoli, cabine elettorali e servizi igienici”.

Infine in ogni seggio o sezione dovranno anche essere disponibili prodotti igienizzanti per consentire “l’igiene frequente delle mani”. Sempre dal ministero dell’Interno si fa sapere, infine, che gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario possono votare presso la propria abitazione, con richiesta al sindaco, in un periodo compreso tra il decimo e il quinto giorno antecedente a quello del voto.

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