Wuhan riapre le scuole, ritorna la vita normale

La cerimonia dell'alzabandiera per l'apertura dell'anno scolastico a Shenyang, nella provincia di Liaoning nord-orientale della Cina
La cerimonia dell'alzabandiera per l'apertura dell'anno scolastico a Shenyang, nella provincia di Liaoning nord-orientale della Cina. EPA/STR CHINA OUT

PECHINO.  – Le scuole di Wuhan hanno accolto centinaia di migliaia di studenti, ritornati oggi in classe con le mascherine il cui uso è stato “raccomandato” dalle autorità: il capoluogo della provincia di Hubei e il focolaio cinese della pandemia del Covid-19 ha riaperto istituti ed asili per la prima volta in sette mesi, avvicinandosi alla piena normalità.

Sono stati circa 1,4 milioni gli studenti e gli scolari che hanno ripopolato le oltre 2.800 scuole materne, elementari e medie in tutta la città, aggiungendosi agli istituti superiori la cui ripartenza è avvenuta a maggio prima della pausa estiva, secondo i numeri forniti dai media locali. Lunedì, invece, è stata la volta della ripartenza delle università.

Rigide le misure sanitarie di sicurezza, anche se le immagini trasmesse dalle tv hanno mostrato migliaia di ragazzi e ragazze impegnati a omaggiare la bandiera cinese vicini tra loro e senza mascherine: una cerimonia di routine in tempi normali, ma eccezionale nell’era del Covid-19 considerando i martellanti avvertimenti a evitare i raduni di massa.

La scorsa settimana, le autorità scolastiche municipali hanno assicurato l’immediato uso di piani di emergenza per ritornare all’insegnamento online in caso di cambi dei livelli di rischio, consigliando agli studenti di indossare le mascherine e di evitare i trasporti pubblici, se possibile.

Alle scuole è stato ordinato di tenere esercitazioni e sessioni di formazione per prepararsi a combattere nuovi focolai del virus, oltre a fare le scorte di attrezzature per il controllo delle malattie. Inoltre, limitate le riunioni di massa non necessarie e obbligo di rapporti quotidiani sulla situazione alle autorità sanitarie.

I dati ufficiali della Cina sul Covid-19 mostrano che a Wuhan si è concentrato l’80% dei decessi, 3.869 sugli oltre 4.600 su scala nazionale, avendo sperimentato il primo lockdown totale nel Paese da fine gennaio per oltre 70 giorni.

A maggio è stata completata la campagna di test su tutti gli 11 milioni di residenti: Wuhan ha visto cominciare il ritorno alla normalità da aprile quando il blocco è stato revocato, e dal 18 maggio non ha segnalato più trasmissioni locali del virus.

La Cina, ad oggi, ha in gran parte controllato la diffusione del coronavirus e le scuole nel Paese, chiuse a fine gennaio, sono state riaperte con gradualità. Shanghai è ripartita a maggio e Pechino, che ha accusato il recente focolaio al mercato di Xinfadi, ha chiarito che le lezioni riprenderanno in tutte le scuole, asili inclusi, entro la prima metà di settembre.

Le autorità della capitale hanno richiesto l’uso obbligatorio delle mascherine per insegnanti e studenti, verifica quotidiana delle temperature corporee nel rispetto della massima prudenza.

(di Antonio Fatiguso/ANSA)

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