Decreto Semplificazioni: intesa sull’edilizia in città

Un cantiere della ricostruzione post sisma di Norcia, ANSA / GIANLUIG
Un cantiere della ricostruzione post sisma di Norcia, ANSA / GIANLUIGI BASILIETTI

ROMA.  – La maggioranza trova l’accordo su uno dei temi più caldi del decreto Semplificazioni: la rigenerazione urbana. Meno burocrazia per gli interventi di demolizione e ricostruzione con dei paletti a salvaguardia delle cosiddette “zone omogenee A”, che grossomodo corrispondono ai centri storici, ma che in città come Roma hanno confini anche più ampi.

Vengono così accolte le modifiche avanzate da Liberi e Uguali. Allo stesso tempo, però, basterà la Scia per avviare la realizzazione di opere di edilizia scolastica, sanitaria e sociale, come richiesto dal Partito Democratico.

L’intesa smina il percorso del decreto al Senato, all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici. Ma comunque l’approdo in Aula del provvedimento, atteso oggi, slitta a domani.

C’è anche l’intesa sull’ammodernamento dei centri sportivi, in particolare degli stadi e in primis su quello di Firenze. A contendersi la modifica sia il leader di Italia viva, Matteo Renzi, che la senatrice dem, Caterina Biti. Quest’ultima, in serata, fa sapere di aver deciso di sottoscrivere l’emendamento con primi firmatario l’ex premier in quando avrebbe assorbito nell’ultima versione “al 100% i contenuti  della proposta targata Pd”.

Bisogna ancora, invece, trovare una quadra sull’emendamento M5s relativo alle certificazioni necessarie per ampliamenti di infrastrutture come gli aeroporti. Proposta che avrebbe, anche in questo caso, un impatto diretto su Firenze.

La questione resta accantonata, mentre le commissioni hanno approvato un emendamento del Pd sullo stoccaggio del biossido di carbonio. Novità che  permette a “nuove tecnologie di affermarsi e ad Eni di sperimentarle, garantendo altresì la salvaguardia di tanti posti di lavoro, messi a rischio dall’incertezza sul futuro delle estrazioni del gas”, spiega il senatore dem, Stefano Collina, parlando di una notizia positiva per il polo di Ravenna.

C’è inoltre l’ok alla proposta fatta da Fratelli d’Italia per semplificare le procedure riguardanti la ricostruzione pubblica post terremoto. Va verso il sì pure la proposta del M5s per agevolare le licenze per taxi ed ncc.

Fa invece discutere l’emendamento, presentato dalla senatrice della Svp e presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger. Emendamento che considera sufficiente il tedesco, come lingua, per i medici che operano nella provincia di Bolzano. Particolarmente critica s la leader di Fdi, Giorgia Meloni: “non si modifica lo Statuto d’autonomia con una legge ordinaria”.

Le ultime modifiche saranno votate in nottata dopo di che si attende un maxi-emendamento diretto all’Aula, dove appare scontato il ricorso alla fiducia.

In nottata dovrebbe quindi essere affrontato l’articolo sulla rigenerazione urbana, con l’ok agli emendamenti di Loredana De Petris (Leu), che restringono i margini degli interventi, e alla modifica firmata da Stefano Collina (Pd), che prevede solo la Scia quando c’è da tirare su scuole, università, ospedali e altre opere di edilizia sociale, purché avviate entro la fine del 2022 sotto e il controllo pubblico.

(Marianna Berti e Giampaolo Grassi/ANSA)

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