Gasperini chiede rinforzi, Atalanta riparti da zero

Gian Piero Gasperini posa per i fotografi con il premio della Panchina d'Oro a Coverciano, Firenze,
Gian Piero Gasperini posa per i fotografi con il premio della Panchina d'Oro a Coverciano, Firenze, Immagine d'archivio.(ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)

BERGAMO. –  “Il mercato? Dobbiamo rafforzarci in ogni reparto, abbiamo finito la scorsa stagione impiccatissimi. Servono almeno due giocatori in più, in primis un’alternativa in attacco”.

Gian Piero Gasperini, al primo incontro con la stampa dell’Atalanta giunta a suo dire all’anno zero, “perché chi si culla sugli allori e sui record si ferma tornando indietro”, alza l’asticella: “Miranchuk non è il vice Ilicic, viene per colmare l’assenza di Ilicic che non si sa quando tornerà. Romero, in difesa, non è ancora nostro”, le parole del tecnico.

A Zingonia si lavora da ieri con 13 giocatori, al netto dei 10 nazionali e dei tre positivi al tampone, in attesa a breve dell’esito del secondo: la società mantiene il massimo riserbo, ma dalle foto ufficiali del raduno mancano solo Gollini, Palomino e Zapata.

Tutti a Porto Cervo ad agosto e asintomatici, col Gasp costretto per ora ad affrontare la preparazione a scartamento ridotto. Il club sente molto il peso del Covid-19, una falcidie con ben più di seimila morti (il conto è ancora aperto) in Bergamasca.

I giornalisti, per raggiungere la sala conferenze al primo piano dell’Accademia Mino Favini, il plesso al servizio del settore giovanile, hanno dovuto circumnavigare i campi, per non entrare a contatto col gruppo squadra indicato nei protocolli. Prevenzione, percorsi obbligati e alerta massima, per chi in pieno lockdown aveva dovuto affrontare la positività del solo Marco Sportiello.

Quanto al mercato, intanto, attendono l’ufficialità l’uscita di Lennart Czyborra, verso Cagliari in prestito biennale con obbligo di riscatto, e Timothy Castagne, altro esterno, al Leicester per 24 milioni (plusvalenza di 18).

Miranchuk, intanto, atteso da tampone e visite mediche, in serata ha potuto prendere una limitata confidenza con la sua nuova città: alle 21.30 l’arrivo previsto con volo privato dalla capitale russa.

In sede al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia non lo vedranno prima di mercoledì: 14,5 milioni alla Lokotomotiv Mosca più percentuale sulla futura rivendita, contratto quinquennale a 1,6 milioni ad annata.

Un mancino che gioca tra le linee, ma il Gasp vuole di più: serve un’alternativa davanti, i maggiori indiziati sono Kevin Lasagna o Jeremie Boga, punte da profondità abili nell’uno contro uno.

Fissati, intanto, i paletti della comunicazione, ovvero della filosofia interna: “Brutte le dichiarazioni di Hateboer, da elogiare lo spirito di Toloi e Gomez che vogliono essere più forti di prima”, con scossone al laterale olandese che a Ferragosto aveva parlato a ‘Voetbal International” di “fine ciclo” a Bergamo con impossibilità di fare meglio e di volontà di andare altrove. Il chiarimento c’è stato, ora si guarda avanti.

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