Maltempo: riapre Autrobrennero. Due morti e tre dispersi

La piena del fiume Adige ad Egna
La piena del fiume Adige ad Egna, 30 agosto 2020. ANSA/G.NEWS

ROMA. – E’ cessato l’allarme per la piena del fiume Adige: è stata così riaperta l’autostrada del Brennero tra San Michele e Bolzano e ad Egna le 400 persone evacuate sono potute rientrare nelle proprie abitazioni. Ed anche la circolazione ferroviaria in Trentino sta gradualmente tornando alla normalità.

Dopo la notte di paura anche Verona tira un sospiro di sollievo per l’anomala ondata di piena estiva del fiume, immortalata da un centinaio di persone assiepate fino a tardi lungo gli argini dell’Adige. Il triste bilancio dell’ondata di maltempo che ha flagellato il nord segna due morti in un incidente stradale e tre dispersi.

Le vittime sono due turisti tedeschi, i quali dopo la chiusura dell’autostrada del Brennero hanno proceduto di notte sul percorso alternativo sulla statale del Brennero e si sono scontrati con due camion. A morire sono stati un uomo di 45 anni ed una donna di 67. A bordo dell’auto c’erano un altro uomo ed un bambino di 7 anni rimasti feriti e ricoverati all’ospedale di Bolzano. Illesi i camionisti.

Quanto ai dispersi a Varese, nel comune di Maccagno, proseguono le ricerche del 38enne trascinato sabato nel torrente Molinera, dove oggi sono stati ritrovati alcuni suoi indumenti. Altri due dispersi vengono segnalati dai vigili del fuoco nel fiume Adige: si sarebbero buttati volontariamente in due zone diverse di Verona. Un vigile del fuoco ha rischiato la vita per salvarne uno ed è stato trascinato dalla corrente a circa 16 chilometri dal luogo dell’intervento.

All’altezza di Ponte Pietra verso le 21.30 il soccorritore si è lanciato in acqua ed ha raggiunto la persona caduta nel fiume ma questi ha reagito ed è nata una colluttazione: il presunto suicida è scomparso tra le acque, mentre al pompiere si è sganciata la corda di sicurezza tenuta da terra; è stato ritrovato dai colleghi, molte ore dopo, alle 2.15, dopo aver superato anche due sbarramenti artificiali. Per lui solo una leggera ipotermia ed è stato dimesso dall’ospedale di Borgo Trento in mattinata.

Il terzo disperso sarebbe sparito nell’Adige all’altezza di Ponte San Pancrazio. In attività anche i droni per le ricerca.

E dopo la paura, viene la conta dei danni. “Il maltempo passa, i danni restano” ha osservato il presidente del Senato Elisabetta Casellati augurando che il Governo “dia risposte immediate allo stato d’emergenza richiesto dalla Regione Veneto”.

E il premier Giuseppe Conte la scorsa notte ha chiamato il sindaco di Verona, Federico Sboarina, garantendo, come riferito dal primo cittadino, massima attenzione e priorità assoluta ai rimborsi per l’emergenza meteo che ha colpito la città scaligera la scorsa settimana con un nubifragio che, tra l’altro, ha abbattuto oltre 1.000 alberi.

Nel Friuli Venezia Giulia l’ondata di maltempo ha provocato un’emergenza idrica in una dozzina di Comuni nel Pordenonese poiché sono state gravemente danneggiate alcune infrastrutture. Una mattinata da dimenticare quella di oggi per il Cagliaritano, il Sulcis e il Sarrabus-Gerrei:, dove nel giro di poche ore sono caduti dai 20 ai 50 millimetri di pioggia, l’equivalente di un mese.

Ancora pioggia nell’Anconetano dopo la breve ma intensa grandinata con molti danni che ha colpito ieri la città. Pioggia e vento hanno interessato anche le zone costiere a sud delle Marche, in particolare del Fermano, mentre a Roma vengono segnalate strade allagate e alberi pericolanti.

Da nord a sud sono state soprattutto le campagne ad essere le vittime del brutto tempo di fine agosto con alberi da frutta divelti, filari di vigneti abbattuti, serre distrutte e coltivazioni sott’acqua, come ricorda la Coldiretti che denuncia “la devastazione dei raccolti”.

(di Emanuela De Crescenzo/ANSA)

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