Formula1: Ferrari in crisi, a Monza senza illusioni

Charles Leclerc alla guida della Ferrari. Immagine d'archivio.
Charles Leclerc alla guida della Ferrari. Immagine d'archivio. (EPA/LEONHARD FOEGER / FIA/F1 HANDOUT)

ROMA. – La Ferrari più brutta da otto anni a questa parte non si fa illusioni in vista del Gran Premio d’Italia a Monza. E la situazione della Rossa appare ancora più triste se si pensa che dopo l’appuntamento brianzolo il Cavallino è atteso dall’inedito Gp al Mugello (il 13 settembre) dove la scuderia di Maranello celebrerà il millesimo Gran Premio nel Mondiale.

Dopo il Gp del Belgio dove la Ferrari ha praticamente toccato il fondo di una stagione estremamente difficile, che vede il team di Maranello in lotta per difendere il quinto posto nella classifica costruttori dalla prepotente risalita della Renault, i tifosi si aspettano almeno un colpo di coda per Monza ma lo stesso team principal del Cavallino Mattia Binotto non si fa illusioni.

“Parlare di quello che potrà essere il GP d’Italia dopo una gara di questo tipo è difficile – ha ammesso Binotto – Monza rimane una pista di potenza, quindi non sarà una gara banale. Ci sarà la nuova direttiva tecnica imposta dalla Federazione che vieterà l’utilizzo delle varie modalità da qualifica. Sono curioso di vedere come possono cambiare gli equilibri al sabato – ha sottolineato il boss del muretto ferrarista con una chiara allusione alle discusse power unit Mercedes – ma non è il caso della gara. Avremo un nostro pacchetto specifico, però è inutile illudersi” ha concluso.

La novità  del bando al party-mode potrebbe aiutare le SF1000 di Leclerc e Vettel a tornare nel Q3 sabato in occasione delle qualifiche del Gran Premio d’Italia a Monza.

Tutt’altro clima, ovviamente, in casa Mercedes dopo l’ennesima doppietta della stagione a Spa con un Lewis Hamilton sempre piùperfetto che potrebbe eguagliare Michael Shumacher addirittura già al Mugello, il  circuito toscano a due passi da Firenze di proprietà della Ferrari.

Con il trionfo nel tempio della velocità in Belgio, l’inglese è sempre più vicino al settimo titolo Mondiale ammettendo che con il suo strapotere come ai tempi di re Schumi ormai le gare in Formula 1 sono tornate ad essere molto noiose.

“Non posso parlare per i fan, ma essendo stato anche io uno di loro ed essendo cresciuto attraverso diverse epoche  so come si sta – ha dichiarato l’inglese, facendo esplicito riferimento all’epoca del dominio del ferrarista – Ero un adolescente all’epoca, mi sarei svegliato, avrei mangiato il mio panino al bacon, avrei guardato la partenza, sarei andato a dormire e poi mi sarei rialzato per guardare la fine della gara – ha aggiunto Hamilton – Se avessi visto la gara da tifoso, avrei fatto la stessa cosa e mi sarei sintonizzato solo per i momenti salienti. Posso immaginare che non sia stata sicuramente la gara più emozionante per chi guardava”.