Colombia: Mancuso tenterà di restare in Usa dopo no a Italia

Salvatore Mancuso, Foto archivo (Ansa/Cortesia policia judicial Dijin)

BOGOTÁ.  – Funzionari del governo degli Stati Uniti hanno comunicato ufficialmente alle autorità colombiane che l’espulsione verso l’Italia dell’ex comandante paramilitare delle Autodifese unite della Colombia (Auc), Salvatore Mancuso è stata revocata. Lo scrive oggi il quotidiano El Tiempo di Bogotà.

Il giornale ha ricordato che nonostante l’ordinanza firmata da un giudice federale statunitense dell’invio di Mancuso in Italia, Paese di cui ha la cittadinanza per parte di padre, questo non avverrà “per ragioni di sicurezza nazionale e di politica estera” degli Usa, che hanno deciso invece di estradarlo verso la Colombia.

Lo stesso Mancuso, aggiunge El Tiempo, ha appreso di questa decisione sabato attraverso Tom Giles, direttore dell’Ufficio delle Migrazioni di Atlanta. Tuttavia l’intervento del governo del presidente Donald Trump nella vicenda, si precisa, ha lasciato aperta la porta alla possibilità che l’ex capo paramilitare resti a Miami, negli Stati Uniti.

Joaquín Pérez, legale cubano-americano di Mancuso, ha infatti confermato al giornale di avere intenzione sia di presentare ricorso contro l’annullamento dell’ordinanza giudiziaria di invio del suo assistito in Italia, sia di opporsi alla sua estradizione in Colombia, utilizzando una Legge americana contro la tortura ed i maltrattamenti, adducendo che la cita e la sicurezza di Mancuso in Colombia sarebbero in pericolo.

Questa legge ha permesso in passato ad altri ex capi paramilitari e narcotrafficanti colombiani di evitare la deportazione, restando a vivere negli Stati Uniti.

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