Riaprono le Camere, corsa per decreti anti-Covid

In una foto fornita dall'ufficio stampa della Camera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nel suo intervento, Roma, 30 aprile 2020. ANSA

ROMA. – Dal dl semplificazioni al decreto agosto, che contiene ingenti risorse e poderose normative per il contrasto dell’emergenza Coronavirus, fino al decreto che ratifica la proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre. Con sullo sfondo una “mission impossible”: licenziare alla Camera, secondo i desiderata Pd, una legge elettorale almeno prima dell’election day del 20 settembre.

E’ il menu di Camera e Senato dopo la pausa estiva dei lavori parlamentari, che saranno chiamate all’ennesima corsa contro il tempo per licenziare prima della scadenza i decreti emanati dal governo prima dello stop per le vacanze.

Al Senato la pausa vacanziera si è interrotta già nell’ultima settimana. Le commissioni di Palazzo Madama sono impegnate nell’esame del dl Semplificazioni. L’approdo in Aula del testo, che è in prima lettura al Senato così come il decreto Agosto, è stato previsto dalla capigruppo per il pomeriggio dell’1 settembre; tuttavia non è da escludere uno slittamento di un giorno, considerato l’andamento dei lavori di commissione.

Nella stessa settimana, il 4 settembre nell’Aula di Palazzo Madama si terranno le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla proroga dello stato di emergenza legato alla pandemia di COVID-19 fino al 15 ottobre. A seguire, si passerà al dl Agosto. Alla Camera l’Aula si riunirà nuovamente oggi con la discussione generale sul decreto legge che proroga lo stato di emergenza, su cui sono previste votazioni per l’intera settimana.

Il Pd punta, poi, ad incassare a Montecitorio il primo via libera alla legge elettorale e il voto di due riforme costituzionali sull’età di voto e i collegi del Senato prima del 20 settembre. Si tratta dei “correttivi” invocati dai Dem per il sì al referendum sul taglio dei parlamentari.

Da domani il presidente della commissione Affari Istituzionali Giuseppe Brescia tenterà di ottenere il sì ai testi base nel tentativo di mandarli in aula prima dell’election day ma i tempi sono davvero stretti. I capigruppo di Montecitorio si riuniranno il 2 settembre per stilare il calendario dei lavori dell’Aula.

In “rampa di lancio”, tra l’altro, c’è il testo unico sul contrasto dell’omofobia. Il ddl Zan è stato rinviato in commissione prima dell’estate, e dovrebbe presto tornare all’attenzione dell’Assemblea.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)

Lascia un commento