Maltempo, Cnr: “Scontro tra temperature estreme”

Allagamenti a Milano, dove il fiume Seveso è esondato a causa del violento nubifragio che si è abbattuto sulla città, creando problemi di circolazione
Allagamenti a Milano, dove il fiume Seveso è esondato a causa del violento nubifragio che si è abbattuto sulla città, creando problemi di circolazione, 24 luglio 2020. ANSA / PAOLO SALMOIRAGO

ROMA. – Quella che doveva essere una classica rottura del tempo, tra la fine di agosto e i primi di settembre, si è trasformata in un evento eccezionale con lo scontro tra temperature estreme che ha portato alla forte ondata di maltempo di questi giorni sul Nord Italia, facendo registrare anche vittime.

A spiegare l’evento climatico che ha diviso l’Italia in due, con picchi fino a 40 gradi al Sud e il Nord sconvolto da violenti nubifragi, grandinate e vento, è il direttore del Consorzio Lamma-Cnr di Firenze, Bernardo Gozzini. “La rottura del tempo in questo periodo – spiega all’ANSA Gozzini – non è un evento eccezionale”.

Ciò che è eccezionale, sottolinea l’esperto, “è l’aumento della differenza di temperatura tra la massa d’aria fresca in quota e l’aria calda presente sull’Italia. Questo aumento di divario termico porta ad un aumento dell’energia che è nel sistema e che si sprigiona come abbiamo visto con trombe d’aria, colpi di vento forti ed intensi, precipitazioni violente e cospicue. Vi è quindi un aumento della intensità degli eventi estremi”.

Gozzini spiega poi che “il protagonista delle nostre estati negli ultimi 20 anni è sempre stato l’anticiclone africano e questa presenza ha cambiato le nostre estati, rispetto agli anni 80 e 90, dove il protagonista era l’anticiclone delle Azzorre”.

L’anticiclone africano porta le temperature anche a 37-38 gradi per molti giorni di seguito, anche 6 o 7, con alti tassi di umidità. Più calda è la massa d’aria e più umidità contiene che, in caso di un semplice innesco o di passaggio di aria più fresca magari atlantica, “tutta l’energia del passaggio dalla fase liquida alla fase del vapore viene scaricata con la violenza dei fenomeni che abbiamo visto in questi giorni”.

In particolare sulla Toscana, tra ieri sera e stamani, riferisce Gozzini “si sono abbattuti circa 50mila fulmini ai quali fortunatamente non è corrisposta una gran massa d’acqua anche se in molte stazioni si sono verificati più di 150mm in 12-18 ore di pioggia”.

Per i prossimi giorni al sud temperature più miti da lunedì sera ma soprattutto nella giornata di martedì anche se è previsto un rialzo termico per il prossimo fine settimana. Da mercoledì inoltre l’instabilità dovrebbe attenuarsi e da giovedì a tutto il prossimo fine settimana il tempo sarà bello e stabile, con temperature del periodo, 30-31 gradi.

(di Elisabetta Guidobaldi/ANSA)

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