Maltempo, nord in ginocchio. Autobrennero chiusa

maltempo alto adige Credit: Vigili del fuoco Alto Adige

MILANO. – Il maltempo continua a flagellare tutto il Nord Italia causando quella che il presidente del Veneto Luca Zaia ha definito una vera e propria “devastazione”, in cui si iniziano a contare oltre ai danni anche le prime vittime. Una situazione aggravata dal controesodo, in particolare in Trentino Alto Adige dove per l’esondazione dell’Adige ad Egna nel pomeriggio l’autostrada del Brennero è stata chiusa in entrambe le direzioni tra Bolzano e S.Michele.

Chiusa anche la linea ferroviaria del Brennero. Fra Malè e Trento, all’altezza di Cles, uno smottamento ha investito i binari, sfiorando un treno. Per l’esondazione dell’Isarco la protezione civile ha invitato gli abitanti di Chiusa a non andare in strada e a rifugiarsi nei piani alti delle abitazioni, mentre ad Egna alcune famiglie sono state evacuate. Ed è anche allerta per il fiume Sarca in Trentino.

La tragedia si è consumata in un camping di Marina di Massa, investita da una tromba d’aria. Un albero si è abbattuto sulla tenda dove si trovava una bambina di tre anni, con la sorellina di 14. La più piccola è morta sul colpo mentre la ragazzina poco dopo in ospedale.

Con il passare delle ore si affievoliscono le speranze di trovare in vita anche Andrea Galimberti, il cercatore di funghi di 38 anni, originario del Comasco, travolto da un torrente in località lago Delio, in provincia di Varese. Le ricerche, interrotte ieri proprio per il maltempo, sono riprese questa mattina ma al momento senza risultato.

Sono invece stati dei passanti a trovare un 47enne tramortito da un fulmine, ma vivo, mentre era nel bosco della Valle dell’Inferno, nel Bergamasco. Salvata da una squadra fluviale dei vigili del fuoco una donna caduta nell’Ombrone a Prato mentre tentava di recuperare il suo cane finito in acqua.

E’ una sorta di bollettino di guerra che elenca piogge, grandine, allagamenti e smottamenti in tutto il Settentrione quello del giorno del rientro dalle vacanze in cui le precipitazioni hanno creato code e rallentamenti un po’ ovunque. Il presidente Zaia, durante un sopralluogo nel Vicentino, la zona del Veneto colpita maggiormente con 150 case danneggiate nel solo Comune di Arzignano, ha annunciato di voler estendere lo stato di emergenza già deciso nei giorni scorsi per il Veronese.

“Ancora una volta siamo in ginocchio per il maltempo” ha detto, chiedendo “risposte in tempi celerissimi” a Roma. Dal canto suo il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha assicurato che “la verifica dei danni sarà rapida e precisa” e già la settimana prossima arriveranno in Veneto i tecnici.

A parlare di “danni incalcolabili” è Coldiretti, non solo per il maltempo, ma anche per gli incendi che invece tormentano il Sud, in particolare la Sicilia, dove ad Altofonte, nel Palermitano, sono state evacuate 400 persone per un rogo doloso, mentre nel Trapanese le fiamme sono arrivate alla riserva naturale dello Zingaro.

Paura nella località balneare di Sperlonga, nel Lazio, dove ettari di vegetazione sono andati a fuoco nella notte, con l’evacuazione di case e residence. A provocare l’incendio che ha distrutto un oliveto a Vinci, in provincia di Firenze, è stato invece un fulmine aiutato dal forte vento. Forte vento che ha anche fatto cadere un albero su una macchina, fortunatamente senza passeggeri, a Pistoia.

Ma le nuove ondate di maltempo hanno colpito ovunque. Piogge e grandine hanno spazzato il Verbano ma anche Torino, mentre al Sestriere è nevicato a quota 2.400. Grandine anche in provincia di Bergamo dove si sono imbiancati i colli della Val Cavallina e dell’Alto Sebino. Qui la statale 42 era diventata impraticabile ed è stata liberata dai volontari. Grandine pure ad Ancona.

Allarme mareggiate in Liguria. Chiusa per l’esondazione del torrente Landro a Dobbiaco (Bolzano) la statale 51 di Alemagna da Cortina al passo Cimabanche, in Trentino, mentre cresce l’allarme per il livello del lago di Alleghe. Smottamenti e allagamenti si sono verificati anche a Lecco e nel Lecchese e hanno causato la chiusura parziale della statale 36 Regina, quella che arriva al lago di Como e lo costeggia. E le previsioni non parlano ancora di sole.

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