MessiGate: la “Pulce” vuol dire la sua, PSG ci prova

Leo Messi in azione contro il Napoli al Camp Nou.
Leo Messi in azione contro il Napoli al Camp Nou. Immagine d'archivio. EPA/Enric Fontcuberta

ROMA. – Silenzio, parla Messi. É bastata la notizia, proveniente dallo staff dell’argentino, che la “Pulce” non intende assistere muto al gioco al massacro sul suo addio al Barcellona, e che a breve fará una conferenza, una dichiarazione, una videointervista o quel che sará, per far risalire la temperatura del LionelGate.

Mentre a Rosario, cittá natale del campione, i tifosi del Newell’s Old Boys sono scesi in piazza chiedendo al 10 di tornare a casa, Klopp chiude la porta al sogno: “Il Liverpool non ha i numeri per un affare del genere”. Insomma, in attesa di vedere se il giocatore si presenterá lunedí agli allenamenti agli ordini di Koeman, a coltivare sogni con qualche, variabile speranza, restano in tre: City, Psg e Inter.

Per i prossimi giorni, scrivono i giornali spagnoli, il papá di Messi, Jorge, é atteso prima in Catalogna per parlare con il presidente Bartomeu per scoraggiare la guerra legale (ma se il n.1 i e’ detto disposto a dimettersi purché Leo resti, é segno che le speranze di una marcia indietro sono poche); poi andrá in Inghilterra.

Messi senior dovrebbe parlare con Guardiola, col quale – sempre secondo gli informatissimi siti argentini, ai quali l’entourage della Pulce si appoggiano in questa battaglia col Barca – ci sarebbe stato già una telefonata dell’interessato.

Ma a proposito di linee calde, anche il Psg si é mosso. Al Khelaifi, assicurano in Spagna, é l’unico in grado di muovere i capitali necessari, é ovvio che sarebbe la soluzione più gradita. Leonardo ha chiamato nelle scorse ore i dirigenti del Barca, per informarli di essere disposto a pagare un indennizzo sostanzioso, anche a fronte della volontá espressa da Messi di liberarsi a parametro zero. Quanto all’Inter, è la fiscalitá italiana piú che iniziative di sponsor – secondo i media spagnoli – a lasciare aperta la porta di Suning.

Intanto, in attesa che Messi parli – quando e dove, é ancora tutto da capire – emergono particolari sulla rottura. Alla lunga serie di incomprensioni durante il lockdown, si è aggiunto il no del club al ritorno di Neymar – una scelta che avrebbe consentito a Messi di appellarsi alla clausola della “miglior squadra possibile da costruire” – e poi il riferimento di Koeman ai privilegi dei veterani nello spogliatoio.

Il tecnico olandese sta impostando il nuovo Barca sulla linea “tutti uguali”, e per questo il suo giocatore ideale sarebbe Wijnaldum, chiesto al Liverpool. Di casi del genere la storia del calcio é piena, senza tornare indietro al contrasto Sacchi-Van Basten, che nel caso costó il posto al tecnico e non al giocatore.

Nel caso di Messi, per sapere come andrá a finire e perchè, basta fare solo un po’ di silenzio.

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