Litigano per la pensione, 85enne uccide il figlio

La squadra omicidi dei Carabinieri sul luogo del delitto.
La squadra omicidi dei Carabinieri sul luogo del delitto. (Ufficio stampa Carabinieri)

PALAGONIA. – Una lite per i soldi della pensione, in una casa di famiglia nella periferia di Palagonia, grosso centro agricolo della Piana di Catania. Il figlio la prelevava al posto del padre, con regolare delega, e poi all’anziano genitore dava la ‘paghetta’, che però il titolare dei soldi riteneva insufficiente.

Sarebbe questo il movente economico scatenante la lite tra l’85enne Francesco Guzzardi e il figlio Massimo, di 47 anni, sfociata in una rissa culminata in tragedia. Il padre, nella violenta colluttazione che ne sarebbe seguita, lo ha colpito con un colpo di roncola al collo, procurandogli una lesione profonda che ha ucciso il figlio. Inutili i tentavi di soccorso: il 47enne è deceduto poco dopo, probabilmente per un vasta emorragia.

L’85enne è stato arrestato da carabinieri della locale compagnia. L’uomo ha confessato al magistrato della Procura di Caltagirone che ha disposto per lui i domiciliari in un centro di assistenza per anziani. La vittima in passato era stato condannato per un femmicidio: nel luglio 1993 era stato arrestato assieme a un 20enne con l’accusa di avere violentato e ucciso nelle campagne di Palagonia una sedicenne, la cui scomparsa era stata denunciata dai genitori. Il suo complice si suicidò alcuni giorni dopo l’arresto nella cella del carcere di Caltagirone in cui era detenuto. Massimo Guzzardi era tornato in libertà nel novembre del 2005.

La ricostruzione dell’omicidio di Palagonia è stata fatta da carabinieri della locale compagnia dopo le iniziali versioni contrastanti dei genitori della vittima sui momenti immediatamente successivi al rinvenimento del cadavere. Elementi utili a risolvere il caso in poche ore è stata anche la visione da parte di militari dell’Arma di immagini di videosorveglianza della zona.

I primi accertamenti tecnico scientifici eseguiti da carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Catania hanno permesso di ottenere “gravi e concordanti indizi di colpevolezza” nei confronti dell’uomo che, messo di fronte ai fatti di causa, ha confessato l’omicidio.

L’85enne ha inoltre indicato ai carabinieri il luogo dove aveva nascosto l’arma del delitto, una roncola con tracce ematiche sulla lama, che era stata sequestrata dai carabinieri all’esterno della casa. Il corpo della vittima, su disposizione della Procura di Caltagirone, è stato portato nel cimitero di Palagonia in attesa dell’autopsia. L’85enne, assolte le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in un centro di assistenza per anziani.