Ripartono fatturato-ordini, ma su anno ancora deboli

Operai in uno stabilimento metalmeccanico.
Operai in uno stabilimento metalmeccanico. (ANSA)

ROMA. – Rimbalzo tra maggio (il 18 la fine del lockdown) e giugno di fatturato ed ordini per l’industria italiana. Ancora troppo poco secondo i consumatori che guardano piuttosto al dato trimestrale ancora molto negativo. Intanto una nota positiva arriva dall’Ocse che vede una ripresa del commercio internazionali nel G20 dopo lo stop generale partito in aprile.

“Avevo detto da un po’ di tempo, perché i dati ce lo indicavano, – ha commentato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – che ci aspettiamo un rimbalzo significativo dell’economia: merito della capacità che il Paese ha avuto di seguire rigorosamente le procedure di contenimento del virus che ci ha consentito di riaprire e di ripartire”.  “Adesso – ha aggiunto – ci sono le condizioni per ripartire”.

Gli industriali comunque non mollano il pressing sul governo: Confindustria “ha richiamato il Governo alla massima attenzione sul post-emergenza. Perchè la verità è che dopo l’emergenza è mancata la pianificazione”, ha sottolineato il leader dei giovani di Confindustria, Riccardo Di Stefano.

I dati dell’Istat fotografano a giugno un rimbalzo atteso: il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, è aumentato del 13,4% rispetto a maggio. Nella media del secondo trimestre l’indice complessivo cala invece del 23% rispetto al trimestre precedente.

Anche gli ordinativi registrano a giugno un incremento congiunturale (+23,4%), mentre nella media del secondo trimestre sono diminuiti del 22,8%.

La variazione congiunturale del fatturato – spiega l’Istat – riflette risultati positivi, di ampiezza simile, registrati su entrambi i mercati: +13% quello interno e +14,1% quello estero; per gli ordinativi, invece, la crescita è sostenuta soprattutto dalle commesse provenienti dal mercato interno, che segnano un balzo del 26,4%, mentre l’aumento di quelle provenienti dall’estero si attesta al 19,1%.

Traina il settore farmaceutico che registra una crescita tendenziale positiva (+7,2%). Per tutti gli altri comparti si rilevano risultati negativi, dalla flessione dell’1,1% dell’industria alimentare fino ai cali molto più ampi del comparto dei mezzi di trasporto (-33,2%) e delle raffinerie di petrolio (-41,1%).

In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce dell’11,8% rispetto a giugno dello scorso anno, con riduzioni su entrambi i mercati (-10,1% quello interno e -14,3% quello estero). Insomma – secondo Istat – si conferma “la ripresa avviata nel mese precedente dopo l’allentamento delle misure legate all’emergenza sanitaria che hanno caratterizzato il bimestre marzo-aprile”.

Di diverso avviso i consumatori: “Rimbalzo deludente e insufficiente. A giugno era lecito attendersi un rialzo mensile maggiore, visto che solo da metà maggio, dal 18, avevano potuto riaprire tutte le attività economiche e produttive” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unc.  “Invece l’incremento non basta per compensare le perdite registrate né su base annua, né rispetto a febbraio 2020, ultimo mese pre-emergenza Covid”.

“Nonostante le riaperture in tutti i settori e la ripartenza del paese dopo il lockdown, a giugno il fatturato registra un calo del 16,4% rispetto al 2019, mentre gli ordinativi crollano dell’11,8% – rimarca il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Numeri deludenti e al di sotto alle aspettative”.

Una nota positiva arriva intato dall’Ocse: il comercio internazionale all’interno dei Paesi del G20 è crollato nell’aprile 2020 ma ha iniziato a riprendersi a maggio e giugno con l’allentamento delle misure di contenimento del Covid-19.

Rispetto a marzo 2020, le esportazioni e le importazioni del G20 sono diminuite rispettivamente del 18,7% e del 16,0%.

Tuttavia, i dati di maggio e giugno indicano una ripresa parziale dai minimi di aprile in quasi tutte le economie del G20, a causa dell’allentamento delle misure di contenimento. I dati di luglio, nelle economie in cui i dati sono disponibili, indicano un miglioramento continuo.

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