Ivanka star, è lei l’erede designata del tycoon

Ivanka Trump, la primogentita del presidente Donald Trump.
Ivanka Trump, la primogentita del presidente Donald Trump. EPA/MICHAEL REYNOLDS

WASHINGTON. – La stella di Ivanka brilla come non mai nella notte in cui Donald Trump viene incoronato dalla convention repubblicana. Gli occhi del padre sono tutti per lei, bella, elegante, pacata, piena di glamour, da sempre la figlia prediletta.

Ancora una volta il tycoon le ha concesso l’onore e il privilegio di introdurre il discorso di accettazione della nomination, come nel 2016. Ma stavolta è diverso, e la presenza di Ivanka al fianco di The Donald appare quasi come un’investitura ufficiale, con la speranza di un passaggio di testimone che permetta alla dinastia Trump di proseguire la sua strada.

Del resto Ivanka, 38 anni, nata dal primo matrimonio del tycoon con la modella ceca Ivana Trump, ha sempre dato l’impressione di essere l’erede designata. Inseparabile dal padre negli affari come in politica, è proprio lei che The Donald ha voluto alla Casa Bianca nel ruolo di consigliera ombra, di fidatissima confidente come il marito Jared Kushner.

First daughter, come lo fu la sua vecchia amica Chelsea Clinton, ma per molti la vera first lady, con buona pace di Melania.

Madre di tre figli, colta, laureata con lode in economia alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania, abile donna d’affari e  ambiziosa, Ivanka coltiva da tempo l’idea di un suo futuro in politica. Per i bene informati è la carta che Donald Trump vorrebbe giocare perché la sua famiglia resti alla Casa Bianca, magari già nel 2024. Certo, dovrà definitivamente mettere da parte il ruolo di manager e imprenditrice.

Oltre ad essere stata vicepresidente di quella Trump Organization ora guidata dai fratelli Donald Jr ed Eric, Ivanka col suo marchio di prodotti di lusso nel campo dell’abbigliamento, dei gioielli e degli accessori ha creato un vero e proprio impero. Solo gli ultimi anni sono stati segnati da qualche difficoltà, con il boicottaggio politico dei suoi prodotti e con le polemiche per gli articoli prodotti in Cina, in palese contraddizione con le politiche portate avanti dal tycoon.

Sui social poi i detrattori l’hanno spesso criticata per postare foto che la ritraggono con vestiti di lusso e sfarzosi gioielli, arrivando a paragonarla a Maria Antonietta. Scivoloni, come quello di aver pubblicizzato i fagioli della società Goya sostenitrice di Trump e per questo boicottata.

Ma nella notte di Washington, sul prato della Casa Bianca gaffe e polemiche sembrano lontane anni luce. E quello sguardo compiaciuto e orgoglioso del tycoon per Ivanka rappresenta una vera e propia “nomination”.

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