MILANO. – La Supercoppa di basket allargata una tantum a tutte le 16 squadre della Serie A è stata organizzata con lo scopo di essere una festa per i 50 anni di Lega Basket e per rappresentare un’occasione di rilancio dopo il campionato senza vincitori né vinti, troncato lo scorso 7 marzo per l’esplosione dell’emergenza Coronavirus.
Ed invece un sospetto caso Covid di un membro – asintomatico – dello staff dell’Ax Milano – già isolato e il cui nome non è stato rivelato per rispettare la privacy – scuote la vigilia dell’overture al Forum, dove domani è in programma alle 17 la grande classica tra Olimpia e Cantù.
Ore di ansia, la partita rimane appesa ad un filo per tutto il pomeriggio, con l’attività dell’Ax sospesa fino all’esito dei tamponi per i giocatori della squadra di Ettore Messina, rientrata lo scorso weekend da un torneo a Cagliari: tutti fortunatamente negativi e quindi tutti arruolabili per il derby.
Un sospiro di sollievo per un movimento già alle prese con la grana del pubblico al palazzetto: domani il Forum sarà vuoto (ma resta in piedi l’ipotesi di una parziale aperture per le gare successive nel raggruppamento lombardo), in Trento-Venezia di mercoledì prossimo saranno autorizzati 500 spettatori, per le gare in Emilia Romagna sarà ammesso circa il 25% della capienza totale dell’impianto, mentre il girone di Olbia – con Sassari, Roma, Brindisi e Pesaro – resta confermato a porte chiuse ma attenzionato dalle quattro società, preoccupate per la situazione coronavirus in Sardegna.
La voglia di tornare a giocare dopo 172 giorni resta altissima, come conferma il coach di Cantù, Cesare Pancotto: “Finalmente si ritorna a giocare dopo tanti mesi di sacrificio e di attesa. C’è voglia di misurarsi contro la corazzata Milano, le difficoltà mi entusiasmano”.
Dopo un’estate di polemiche per la mancata assegnazione dello scudetto e di preoccupazioni per le trattative con il governo per il credito d’imposta sulle sponsorizzazioni, è tempo ora di lasciare parlare il parquet e far risuonare le retine dei canestri.