Zhang lo convince e Conte resta: “Ci sono le basi”

Antonio Conte grida ordini ai suoi giocatori dell'Inter.
Antonio Conte grida ordini ai suoi giocatori dell'Inter. (Ansa)

MILANO. – Tra falchi e colombe, vincono Steven Zhang e la linea del buon senso invocata anche da Massimo Moratti. Antonio Conte resta l’allenatore dell’Inter in un quadro di chiarezza ritrovata, al termine di un incontro fiume, dopo una vigilia tesa, al culmine di discussioni e divisioni fra i tifosi, alla fine di una lunghissima giornata gravata da molte incognite.

É un comunicato di poche righe all’ANSA a chiudere la vicenda e una stagione piena di asprezze e turbolenze: “L’incontro di oggi tra il club e Antonio Conte è stato costruttivo, nel segno della continuità e della condivisione della strategia. Con esso sono state stabilite le basi per proseguire insieme nel progetto”.

L’Inter sceglie Conte, dopo averlo ascoltato in un vertice di fine agosto al quale prendono parte Beppe Marotta, Alessandro Antonello, Piero Ausilio e naturalmente Steven Zhang. La scelta é di allontanarsi da Milano per evitare (inutilmente) i cronisti e lavorare nella massima serenità. Una bella villa di Somma Lombardo e’ la sede scelta per il vertice di una pace che – si spera – possa resistere a lungo.

Conte arriva in maglietta ed è il primo ad andarsene, restano Zhang, Ausilio, Marotta e Antonello. All’incontro partecipa anche l’avvocato dell’Inter, Angelo Capellini.

Alla fine, non parla nessuno anche se filtra subito che non ci saranno avvicendamenti nella dirigenza. Una risposta ferma alle voci che si sono infittite e susseguite nei giorni scorsi e che si erano appuntate su presunti screzi tra Conte e Ausilio e Marotta.

Si gira pagina con un compromesso onorevole. Conte dovrá evitare esternazioni che minano la stabilità dell’ambiente, non ci sarà l’obbligo a vincere ma una logica di crescita da perseguire, piú spazio e peso alla parola del tecnico sul mercato.

In sostanza, Zhang ha evitato fratture pericolose, cambi di incerta efficacia, puntando su uno dei migliori allenatori al mondo come Conte, a dispetto di un carattere duro, esigente, perfezionista, polemico. Il técnico salentino vuole sentirsi protagonista e chiede un sostegno ampio alla società, ne vuole sentire la vicinanza e la fiducia. Un passo é stato fatto, poi bisognerá capire la tenuta del patto e aspettare la prova dei fatti.

Zhang mostra di essere un presidente equilibrato e intelligente, nonostante la giovane età, evita un trauma e inutili danni economici, riporta una pace strappata ma fortemente inseguita e voluta. Il suo rapporto con l’Inter si rinsalda come dimostrano i contatti continui con l’ex patrón Massimo Moratti che “vede” Messi come un sogno difficile ma affatto impossibile.

“Zhang è molto gentile nel raccontarmi tante cose, ma – dice Moratti – lo fa sempre con discrezione. Quest’anno sarebbe l’anno giusto per prenderlo, ma le cifre sarebbero talmente imponenti che occorrerebbero tante riflessioni. É un sogno che accomuna tutta la società nerazzurra”.

E le vicende delle ultime ore sembrano dargli ragione. L’addio della “pulce” al club blaugrana, – attraverso una rescissione unilaterale reclamata da Messi ma contestata dal Barca -, apre a questa possibilità e accende i tifosi.

Dopo Cristiano Ronaldo alla Juventus, l’arrivo di Messi a Milano sarebbe il colpo del secolo non solo per l’Inter ma per l’intero campionato italiano.

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